Da questa mattina c’è un motivo in più per tornare o visitare per la prima volta la villa medicea di Poggio a Caiano: nella sala del Fregio c’è la Visitazione. Dopo quindici mesi trascorsi al buio l’opera è nuovamente esposta al pubblico, a poca distanza dal Salone di Leone X, dove si trova un altro capolavoro del Pontormo, l’affresco con "Vertumno e Pomona" del 1520-21. Per il momento niente inaugurazione in grande stile, dopo quella di giovedì annullata per l’allerta meteo, ma semplicemente ci sarà subito la possibilità per turisti e cittadini di poterla ammirare nel nuovo allestimento, con ingressi ogni ora dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 15.30 (prenotazione obbligatoria allo 055 877012). La Visitazione, lo ricordiamo, fu dipinta dal Pontormo nel 1528-1529 circa per la cappella dei Pinadori, famiglia di ricchi speziali antimedicei, all’interno della Pieve di Carmignano. Mai citata dal Vasari, è tornata all’attenzione della critica moderna grazie all’attribuzione di Carlo Gamba del 1924. La pala raffigura l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta, entrambe incinte, narrato nel Vangelo di Luca. Il restauro eseguito per la mostra "Pontormo e Rosso. Divergenti vie della Maniera" (Palazzo Strozzi, 2014) ha confermato la datazione e restituito i colori vibranti con cui la Visitazione era stata concepita in origine.
"L’intesa tra gli istituti competenti del Ministero della Cultura, la Diocesi di Pistoia e la Parrocchia di Carmignano, e i Comuni coinvolti – ha detto Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali della Toscana - ha prodotto un risultato di cui siamo molto soddisfatti: esporre il celebre capolavoro del Pontormo, una icona del suo stile inimitabile, nelle condizioni di massima sicurezza ed accessibilità, nella Villa che fu di Lorenzo il Magnifico e che ospita un altro altrettanto celebre capolavoro dell’artista, la lunetta con Vertumno e Pomona. Il territorio tutto trarrà un grande vantaggio da questa collocazione temporanea a Poggio a Caiano, nell’auspicio che la Pieve di San Michele possa quanto prima tornare ad accogliere un’opera identitaria per a la comunità di Carmignano".
"E’ un grande onore poter restituire al pubblico la Visitazione – afferma Federica Bergamini, dirigente delle Ville e Residenze monumentali fiorentine – e al piano nobile della villa, il visitatore potrà immergersi in rari quanto inediti cortocircuiti tra la grande pittura del Cinquecento e tante altre opere enigmatiche, come il fregio attribuito a Bertoldo". Secondo la Soprintendente Antonella Ranaldi "a scelta della Villa di Poggio è apparsa la più opportuna e convincente dettata da affinità storiche e artistiche e soprattutto dal legame della Visitazione al territorio a cui appartiene". Il percorso per individuare la villa medicea come sede ideale di questa mostra temporanea non è stato semplice e la Diocesi adesso può guardare con più serenità ai restauri da affrontare: "Rendere alla fruizione dell’intera comunità la Visitazione ed il patrimonio artistico ospitato nella Pieve di San Michele - sottolinea il Vescovo di Pistoia e di Pescia, monsignor Fausto Tardelli - è un momento di gioia. Sono certo che questa collocazione valorizzerà non solo le opere ospitate, ma sarà anche un prezioso traino per mantenere alta l’attenzione e l’interesse sul recupero e la fruizione della Pieve". Soddisfazione per la possibilità di ammirare la Visitazione alla Villa Medicea è stata espressa anche dal vicesindaco di Poggio, Diletta Bresci. A poche centinaia di metri, nella sala della Giostra del Comune, hanno trovato "casa" le altre pale d’altare minori provenienti sempre dalla Pieve di San Michele a Carmignano.
M. Serena Quercioli