Oggi alle 11 l’Università di Firenze conferirerà il dottorato honoris causa in Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale a Giuliano Gori, imprenditore, collezionista e promotore dell’arte ambientale, scomparso nel gennaio del 2024. La cerimonia si svolgerà alle 11 nell’aula magna del rettorato, in piazza San Marco. Il titolo accademico sarà consegnato ai familiari dalla rettrice dell’Ateneo Alessandra Petrucci. Saranno presenti il delegato al dottorato di ricerca Stefano Cannicci, il direttore del dipartimento di architettura Giuseppe De Luca e Francesco Valerio Collotti, componente del collegio docenti. La figura del mecenate e fondatore della straordinaria collezione della Fattoria di Celle, una delle raccolte di arte contemporanea inserite in un contesto naturale fra le più importanti al mondo, sarà ricordata nella laudatio, tenuta da Fabrizio Franco Vittorio Arrigoni, coordinatore del dottorato di ricerca in architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale. Nella motivazione del riconoscimento si descrive il progetto promosso da Gori nella storica tenuta di Celle "come esperienza di colto e attivo mecenatismo", definendolo "esperimento capace di tessere tra loro biografia, pratica d’arte, ricerca intellettuale e specificità dei luoghi". Non solo. "La volontà di Giuliano Gori - si legge ancora nella motivazione - di condividere con il più vasto pubblico la collezione-oeuvre è la testimonianza più eloquente di un’idea del fare e porgere arte come fatto di valore eminentemente collettivo e civile".
Nato a Prato nel 1930, ha sempre coltivato una grande passione per l’arte. Nel corso degli anni l’imprenditore e mecenate pratese è riuscito a richiamare a Celle artisti da tutto il mondo per realizzare opere permanenti che s’integrassero con le meraviglie della natura circostante. Tra gli artisti del primo nucleo Alice Aycock, Dani Karavan, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Anne e Patrick Poirier, Richard Serra, Mauro Staccioli, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto. Oggi La Fattoria di Celle è un unicum nel panorama artistico mondiale con 80 installazioni disseminate su 45 ettari, immerse nella natura. Gori è stato decisivo anche per l’arrivo di Henry Moore a Prato e la creazione del "Buco" in piazza San Marco. Nel 2012 grazie a lui la collezione pubblica del Museo di Palazzo Pretorio si è arricchita della donazione Lipchitz, l’artista lituano considerato uno dei più grandi scultori del Novecento.