La promozione Tuttocuoio, bentornato in D

I neroverdi, dopo quattro anni di assenza, riapprodano alla categoria superiore. Un successo arrivato con due turni di anticipo

MONTESPERTOLI

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TUTTOCUOIO

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MONTESPERTOLI (4-3-3): Biotti; Marconi (50’ pt Fiaschi), Trapassi (17’ st Corradi), Calonaci, Conti; Marcacci (1’ st Cremonini, 31’ st Leoncini), Pecci, Anichini; Focardi (10’ st Marchi), Mosti Falconi, Maltomini. All. Sarti.

TUTTOCUOIO (4-3-3): Carcani; Solari (1’ st Ratti), Puleo, Sorbo, Severi; Papi, Remorini, Marcon (23’ st Centonze); Rossi, Massaro (42’ st Fiscella), Turini (28’ st Caggianese). All. Firicano.

Arbitro: Corti di Prato.

Rete: 7’ pt Massaro.

E’ Serie D! Con due turni d’anticipo e dopo aver preso il comando della classifica alla prima giornata di ritorno, il Tuttocuoio dopo 4 stagioni in Eccellenza torna nella massima categoria dei dilettanti, dove la presidente Paola Coia lo aveva rilevato nel 2017 dopo la retrocessione dalla Seconda divisione sotto la gestione-Dolfi. Ieri la rete di Massaro, attaccante classe 2002 spesso determinante soprattutto in questo teso finale di stagione, in avvio di gara è bastata a superare il Montespertoli e rendere così irraggiungibile la squadra di Firicano (tre partite, tre vittorie), che ha conservato il +7 sulla Cuoiopelli. Ma la festa non c’è stata, perché durante la gara è arrivata la notizia del grave malore che ha colpito Mattia Giani, ex calciatore del Tuttocuoio e ora del Castelfiorentino, nella partita con Lanciotto sospesa immediatamente. In segno di solidarietà la società neroverde ha deciso di non abbandonarsi in festeggiamenti ma ha aspettato con grande apprensione le notizie del ragazzo prima di ripartire per Ponte a Egola.

La partita del Tuttocuoio, come detto, è vissuta sul gol-promozione di Massaro, bravo ad arpionare la palla e a depositarla in rete, e arrivato dopo appena 7’. Poi la squadra d Firicano si è limitata a contenere quella di casa che già tranquilla della permanenza in categoria non ha trovato il guizzo giusto per impedire alla compagine di Ponte a Egola di brindare (seppur con amarezza).

Ora la società neroverde, la squadra, fa il tifo per quel giovane giocatore che sta lottando per la vita.

s.l.

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