Benedetti pronto per la maglia granata

Il giovane arriva dalla Pianese: è stato scelto dal direttore Giovannini per completare il centrocampo. Ecco chi è

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Giacomo Benedetti è, per adesso, l’ultimo arrivato tra i giocatori di movimento del Pontedera. Nato a Montepulciano l’8 marzo 1999, dopo una lunga militanza nella Pianese, unico club dove ha giocato, ora inizia questa avventura in granata, chiamato dal direttore Giovannini per completare un centrocampo in grado di offrire molteplici soluzioni, tutte di qualità, all’allenatore Ivan Maraia.

Benedetti, quanto è stato difficile lasciare la squadra dove è cresciuto?

"In effetti non è stato facile. Alla Pianese ci giocavo da 14 anni, inoltre abito lì e quindi conosco molto bene l’ambiente. Mi fa un po’ strano essere venuto via, però con la retrocessione in serie D ho dovuto prendere questa decisione. Io del resto vorrei fare il calciatore e venire a Pontedera è un’occasione da sfruttare per la mia carriera, soprattutto per il fatto che qui si punta alla valorizzazione dei giovani. E’ un posto ideale".

Mercoledì tornerà a giocare sul "suo" terreno visto che Pontedera-Arezzo di Tim Cup si disputa a Piancastagnaio.

"E’ vero. Oltretutto terremo a battesimo il terreno di gioco, che è stato rinnovato. E’ una coincidenza davvero singolare per me disputare la prima partita ufficiale con il Pontedera nel campo dove sono cresciuto".

A Pontedera invece ha ritrovato Catanese.

"Sono contento di averlo di nuovo come compagno di squadra perché abbiamo giocato insieme 3 anni e quindi ci conosciamo bene. Anzi, dopo tutto questo tempo è nato anche un rapporto di amicizia".

Lei è qui ormai da diversi giorni: come si trova in questo ambiente?

"Devo dire molto bene. Mi sento a mio agio, sia con i compagni di quadra, molti dei quali sono giovani come me, ma anche con mister Maraia e la società".

Quand’è che il Pontedera ha cominciato a corteggiarla?

"All’inizio dell’estate il mio procuratore mi ha detto che il Pontedera cercava giovani per la sua rosa ed era interessato a me. Avevo già cominciato ad allenarmi con la Pianese, e appena è stato possibile sono salito subito".

Qual è il ruolo che predilige?

"Mezzala o trequartista, a sinistra. Ho agito sempre lì, anche da ragazzo. Poi è chiaro che pur di giocare mi adatto senza problemi".

Fuori dal calcio cosa fa?

"Mi sono diplomato al liceo scientifico di Castel del Piano, ma non ho ancora pensato se iscrivermi all’università. Adesso mi concentro sul calcio".

Anche se lei ha disputato le due gare dei playout, ha voglia di ricominciare dopo 7 mesi di lockdown?

"Assolutamente sì, non vedo l’ora. E andare subito a Olbia, domenica, non mi crea nessun problema. Prima ci togliamo il pensiero della trasferta in Sardegna e meglio è...".

Stefano Lemmi