ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Riaffiora l’arena dei gladiatori di Volterra

Nuova clamorosa scoperta dagli scavi dell’anfiteatro romano scoperto nel 2015. C’è anche un sistema di canalizzazione tuttora efficiente

Gli scavi nell’arena dell’antico anfiteatro (Foto di Stefano Cari)

Volterra (Pisa), 10 ottobre 2021 - L’arena si è materializzata di fronte agli occhi degli archeologi dopo sei anni di campagne di scavo: ebbene, il pool guidato dall’archeologa Elena Sorge raggiunge il cuore pulsante del monumento romano venuto alla luce nell’estate 2015. "E’ una scoperta grandiosa. Era il nostro obiettivo. Siamo finalmente riusciti a ‘calpestare’ l’arena – spiega Sorge, alla testa della direzione scientifica dello scavo – abbiamo scoperto che il meccanismo dello sgorgo delle acque funziona così bene perché ci aspettavamo di trovare rena, da qui il nome arena, che invece è stata portata via dai perfetti sistemi di canalizzazione costruiti dai romani. Insomma, il sistema di canalizzazione romana funziona ancora, e bene".

Dunque, non si svela solamente la porzione del monumento che si andava cercando da anni, l’arena in cui battagliavano i gladiatori, ma anche un meccanismo di incanalamento delle acque iper efficiente. E durante lo scavo che in queste ore ha portato a toccare con mano l’arena, ecco arrivare altre sorprese: "Abbiamo rinvenuto le lastre del podio – aggiunge Sorge – ornate di pittura, perché ad occhio nudo possiamo scorgere tracce di colore. Da qui, partirà un’indagine più dettagliata con foto a raggi infrarossi per poi planare alla parte del restauro vero e proprio. Le lastre del podio erano in buona parte crollate ai piedi del podio stesso e le abbiamo sollevate con l’aiuto di un mezzo meccanico. In molti casi queste lastre, che dovevano ornare il podio, erano decorate con rilievi, talora con iscrizioni. Quelle che abbiamo rinvenuto dovevano essere invece dipinte, tanto che una delle lastre ha lasciato nel suolo una traccia del suo colore".

Ma le indagini riguarderanno anche altre porzioni della meraviglia che adesso svela anche il suo centro di gravità, l’arena. "Vi sono più ordini di indagini da portare avanti – riprende la direttrice scientifica dello scavo – intanto la ditta Soing ha calato nei giorni scorsi un endoscopio all’interno delle canalizzazioni dell’anfiteatro, con lo scopo di capire come esse fossero fatte. Inoltre dobbiamo verificare la potenza dell’interro nella parte a Nord dello scavo, perché raggiungendo l’arena non siamo giunti al ‘punto zero’ del nostro lavoro. Dobbiamo infatti indagare quanto interro vi sia nella parte Nord del monumento per avviare una progettazione, perché è possibile che vi siano diversi metri di interro sepolti sotto i nostri piedi. Per quanto riguarda il lato Sud dello scavo – conclude Sorge – con l’aiuto del comando dei vigili del fuoco di Pisa stiamo elaborando alcune strategie di attacco per le gallerie scoperte durante la campagna di scavi del 2020".