
Il Marconi sarà sigillato. L’intervento anti bivacchi
"Saranno chiusi tutti gli accessi", dice il sindaco Simone Giglioli confermando che l’operazione è già finanziata dalla Provincia che ha la titolarità sul’immobile. Il vecchio liceo Marconi sarà sigillato. I lavori, secondo programma, dovrebbero essere imminenti, quest’estate. Il problema è urgente: la vecchia scuola, abbandonata nel 2008 per ragioni di tenuta sismica è ormai preda di vandali e metà di bivacchi. Tutte le finestre, ad ogni piano, praticamente, sono sfondate. Diversi accessi sarebbero stati violati e pare - da quanto riferito anche da alcuni cittadini - che siano visti soggetti entrare ed uscire con i favori del buio: da rubare, probabilmente, non c’è più niente, se non qualche vecchio arredo che si intravede ancora presente dalla strada. Ma quelle stanze, tuttavia, possono essere riparo di balordi e teatro anche di attività illecite. L’amministrazione comunale da mesi aveva segnalato questa problematica, anche in ragione del fatto che il sistema d’allarme non è stato più rimesso in funzione.
Da non dimenticare, poi, che ci possono essere situazioni di pericolo: se qualcuno vi entra per gioco, o per curiosità. "Questa criticità è ben conosciuta e per questo sarà proceduto alla chiusa degli accessi". Il resto è un futuro già scritto. Il vecchio Marconi attende solo le ruspe per essere demolito. Al suo posto verrà costruito un edificio nuovo che sarà la tanto attesa palestra e ulteriori spazi al Cattaneo, anche questo oggetti di lavori di manutenzione straordinaria.
Sui tempi della demolizione - decisa da tempo - ancora non ci sono certezze. Come non ci sono certezze sulla tempistica con cui si dovrebbe arrivare alla costruzione della nuova scuola, la cui area è stata individuata da anni nella zona ex Agip di Ponte a Egola. Ma ancora – il tema è stato oggetto anche della campagna elettorale – non c’è un progetto e non ci sono i fondi. C’è solo una regolarità della zona, che ha superato le criticità idrauliche.
Per alcuni anni - probabilmente molti - il Marconi resterà a La Scala, nel’attuale seconda sede provvisoria che costa fior di migliaia di euro di affitto l’anno. Una sola nota positiva, per ora: da settembre avrà gli spazi di cui necessità, individuati nell’ex sede del Consorzio di Bonifica. L’accordo è stato raggiunto.
C. B.