Editoriale

Elezioni e disinteresse

L’8 e 9 giugno si voterà a Firenze per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale e contemporaneamente per il Parlamento Europeo. Ormai i cittadini elettori sembrano disinteressati alla vita democratica.

All’incirca la metà degli elettori rimane a casa rimettendosi così alle scelte di coloro che si recano ai seggi elettorali. Gravissimo errore.

Soprattutto nelle elezioni comunali e in quelle europee i cittadini hanno la possibilità di scegliere, con il voto di preferenza, chi eleggere nel consiglio comunale e nel consiglio di quartiere. Anche per il Parlamento Europeo si puo’ dare il voto di preferenza che invece è ingiustamente negato per le elezioni dei deputati e senatori della Repubblica Italiana.

Probabilmente anche per questa ragione la metà degli aventi diritto al voto non si reca alle urne: per il Parlamento vige purtroppo una legge elettorale che di fatto fa scegliere ai capi partito chi deve diventare deputato o senatore. Una legge sbagliata che allontana i cittadini dalla partecipazione democratica alla vita della Repubblica.

Andare a votare alle comunali e alle europee in numero maggiore che alle elezioni politiche nazionali vuol dire mandare un messaggio forte per cambiare la legge per l’elezione per il Parlamento Italiano.

Anche per Firenze è un voto importante: si eleggono il sindaco, i consiglieri comunali e i consigli di quartiere. Firenze ha bisogno di persone che prendano in mano il governo della città a tutti i livelli.

La vita nel capoluogo toscano è sostanzialmente vissuta con poche regole. Molti fiorentini si domandano come sia possibile, per esempio, che molti negozi e diverse attività commerciali siano in mano, come proprietari o gestori, a cittadini extracomunitari provenienti da Paesi con un’economia povera come l’Albania.

Firenze è diventata sempre più una città internazionale e ha un bisogno di un governo cittadino che faccia rispettare le regole per garantire una convivenza civile di livello europeo e che controlli, per esempio, i tanti alloggi nel centro storico ad affitto breve o brevissimo che sono fuori controllo. Speriamo bene.