Una bella vittoria e Pistoia torna a sorridere

Partita "scacciapensieri" dopo la serie di sconfitte. La Giorgio Tesi inizia bene: nei primi sei minuti subito un buon vantaggio

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Un inciso doveroso: nello sport i valori fanno la differenza. Pistoia ha trovato un avversario del proprio livello e si è giocata la partita sino alla fine, contro Napoli e Scafati questo non era stato possibile a causa della netta superiorità degli avversari. Detto questo la vittoria della Giorgio Tesi Group non fa una piega anche se non sono state tutte rose e fiori, solo che nei momenti di black out i biancorossi non sono stati puniti, fortunatamente, a dovere dagli avversari proprio perché neppure Cento è uno squadrone da far tremare i polsi. Sia chiaro che non vuol dire sminuire il successo di Pistoia, semmai ridimensionare le sconfitte portando l’attenzione su quella che è la realtà dei fatti.

La Giorgio Tesi ha approcciato bene il match tanto da prendersi subito un buon vantaggio nei primi 6 minuti, ovvero prima che arrivasse il primo dei tanti momenti di appannamento della partita. Un black out che ha consentito agli avversari di piazzare un break di 14-5 e passare dal 5-11 al 19-16. Stesso copione nel secondo periodo con Pistoia che vola a più 12 (23-35) per poi chiudere il quarto sopra di 5 (36-41) complice un altro break di 13-6. Al rientro dagli spogliatoi la partita scivola via sulla perfetta parità tra le due squadre con un botta e risposta dove alla fine i biancorossi la spuntano di due lunghezze (64-66).

L’ultimo quarto inizia ancora con una lotta senza quartiere almeno fino a metà del periodo quando Pistoia decide di mettere le mani sul match grazie a Wheatle e Saccaggi che spaccano la partita con due canestri che dal 73-73 hanno aperto la strada ad un parziale di 18-5 per il 78-91 finale. Una vittoria che fa bene alla classifica, ma crediamo ancora di più ad un ambiente, società compresa, che sembrava aver perso di vista i veri obiettivi stagionali e soprattutto ciò che allo staff tecnico e alla squadra si poteva chiedere.

Maurizio Innocenti