Pesa il confronto con il 2022, meno 15 punti

Le occasioni perse dopo essere passati in vantaggio e la cattiva gestione delle soste invernali. Il rischio è di fare peggio di due stagioni fa

di Michele Bufalino

Dalle stalle alle stelle, per tornare nuovamente alle stalle. La crisi del Pisa, così radicata e profonda da essere definita "fragilità mentale strutturale" da parte degli stessi protagonisti, non lascia spazio a interpretazioni. Nei numeri i nerazzurri sono letteralmente crollati negli ultimi due mesi, arrivando a picchi negativi preoccupanti. Un dato suffragato da diversi numeri. Primo su tutti quello relativo alle rimonte. In ben 3 delle ultime 4 partite in fatti il Pisa si è fatto sempre rimontare e battere dopo essere passato in vantaggio. E’ capitato a Terni dopo l’iniziale vantaggio ad opera di Moreo, contro il Bari dopo il gol su rigore di Ernesto Torregrossa e soprattutto sabato contro il Frosinone, dopo la rete di Gliozzi. Un altro dato che salta agli occhi è il confronto con la gestione Maran che ottenne 2 punti nelle prime 6 partite. Nelle ultime 6 gare invece i nerazzurri sono stati capaci di guadagnare solamente un punto, peggiorando questo dato statistico. Numeri che pongono il Pisa all’ultimo posto di questa speciale ‘striscia di gare’, dietro a Perugia (2 punti ottenuti) e Benevento (3 punti). Nel girone di ritorno la squadra di D’Angelo si troverebbe al sedicesimo posto, in piena zona playout, davanti solo a Reggina (16 punti), Spal (15), Brescia (14) e Benevento (10). Se confrontato con il Pisa dello scorso anno, in questo momento del torneo, a due giornate dalla fine, i nerazzurri si trovavano a quota 61 punti. Visti i 46 punti attuali, il divario è di 15 punti in meno rispetto allo scorso campionato. Un’enormità. Un calo sensibile e preoccupante che accomuna i nerazzurri ad altre tre compagini del torneo cadetto: Benevento, Brescia e Perugia, l’anno scorso in quota playoff, mentre quest’anno rischiano tutte e tre di retrocedere, tra la zona retrocessione e quella playout. Un altro dato che fa riflettere, enunciato da Giovanni Corrado, è la cattiva gestione delle soste invernali. Infatti i nerazzurri sono passati dai 6 punti ottenuti tra gennaio e febbraio nelle prime 4 gare dopo la sosta delle stagioni 2019-20 e 2020-21 ai 3 punti della stagione passata che diedero il via alla crisi di risultati che portò il Pisa al terzo posto dopo aver vinto il titolo di campione d’inverno, fino ai soli 2 punti raccolti quest’anno al rientro dalle festività.

C’è infine un ultimo dato che è sintomo di questa crisi, ma che i nerazzurri possono ancora smentire nelle prossime due gare. Finora il Pisa, in questi quattro anni, come peggiore risultato ha ottenuto un quattordicesimo posto nel 2020-21 con 48 punti in classifica. Attualmente il Pisa ha 46 punti in classifica e ha ancora 6 punti a disposizione. Nella peggiore delle ipotesi e dei casi però, perdendo le prossime due partite, oltre ad uscire definitivamente dalla lotta playoff, avrebbe peggiorato anche il dato di due anni fa.