ANDREA MARTINO
Sport

Le carte di Gilardino. Tutti i maestri che hanno cresciuto il violinista

Una media punti di 1,51, che diventa 1,18 se prendiamo in considerazione esclusivamente le partite di Serie A: questo è...

Una media punti di 1,51, che diventa 1,18 se prendiamo in considerazione esclusivamente le partite di Serie A: questo è il passo segnato fino a oggi da Alberto Gilardino nel corso della sua avventura da allenatore. Diciamocelo fuori dai denti: se potessimo, metteremmo immediatamente tre firme su questa andatura nel prossimo campionato. Mantenendo il ritmo tenuto nel corso dell’esperienza con il Genoa (14 vittorie, 17 pareggi e 19 sconfitte), il Pisa chiuderebbe il torneo con 45 punti: un bottino più che sufficiente per celebrare la salvezza con tre o quattro turni di anticipo.

Tra poco più di due settimane il "violinista" di Biella darà il via al nuovo corso nerazzurro, anche se in queste ore il confronto con Davide Vaira e Giovanni Corrado per i colpi in entrata e le operazioni in uscita sul mercato è fitto e costante. Dall’esordio come allenatore in Serie D, al Rezzato (febbraio 2019), fino all’ultima panchina con il Genoa – risalente al 19 novembre dello scorso anno – Alberto Gilardino ha prediletto il 3-5-2 come impostazione di partenza per lo sviluppo delle sue idee tattiche. Una disposizione che ha preso in eredità da alcuni dei "maestri" incontrati nel corso della sua esperienza da bomber della Serie A e della nazionale azzurra.

Il tecnico che maggiormente ha lasciato le proprie "tracce" nel bagaglio di Gilardino è Cesare Prandelli: l’allenatore di Orzinuovi ha guidato l’attaccante nelle esperienze di Parma (dal 2002 al 2004) e di Firenze (tra il 2008 e il 2010). Da Prandelli l’attuale tecnico nerazzurro ha appreso la tendenza a ricercare una manovra realizzata attraverso una trama di scambi e passaggi ravvicinati e difficilmente protesi verso la ricerca della traiettoria lunga. Ma è da un altro tecnico che invece ha capito quale sia la strada migliore per arrivare alla riconquista del pallone con un atteggiamento propositivo: si tratta di Gian Piero Gasperini, che ha guidato Gilardino quando militava nel Genoa nella stagione 2013-2014. Impossibile, infine, non citare il tecnico che ha allenato il "violinista" nel corso dell’esperienza milanista: Carlo Ancelotti. Un autentico totem del nostro calcio, dal quale apprendere come gestire uno spogliatoio senza uscire mai dalle righe.

M.A.

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