Pillole di storia. L'unica volta in B all'Arena contro le Vespe nel segno di Lovati e Loni

C'erano anche il grande portiere e il ''re dei bomber'' nerazzurri quel 13 gennaio 1952, quando il Pisa superò lo Juve Stabia per 2-1, unico precedente in cadetterie contro i campani

L'ex portiere di Pisa e Lazio Bob Lovati

L'ex portiere di Pisa e Lazio Bob Lovati

Pisa, 24 gennaio 2020 - No, non dev'essere stata una partita memorabile quella del 13 gennaio 1952, esattamente 68 anni e 11 giorni fa. Non ha quasi lasciato traccia nelle cronache e nei libri di storia nerazzurra e non potrebbe essere diversamente dato che la 1951/52 fu una delle stagioni più tribolate della storia nerazzurra del dopoguerra, con una società in crisi economica e la squadra retrocessa che chiuse al terz'ultimo posto e la conseguente retrocessione in serie C. Andò anche peggio a Castellammare di Stabia dato che le “vespe” chiusero quella stagione all'ultimo posto giocando in trasferta tutto il campionato in quanto, per l'inagibilità dello stadio di casa, furono costretti a giocare a Napoli tutte le partite interne.

Eppure quella partita vale la pena di essere quanto citata. In tanto perché è l'unico precedente in serie B fra le due squadre, vinto dal Pisa per 2-1, in rimonta grazie alle reti del giovanissimo Tortonese, arrivato in estate dalla Primavera della Juventus, e del mediano Castoldi, uno dei più positivi in quella stagione disgraziata tanto che a fine stagione arrivò la chiamata in serie A della Spal di Paolo Mazza, che ribaltarono il momentaneo vantaggio di Parvis. Soprattutto, però, vale la pena menzionarla per ricordare due dei calciatori nerazzurri più importanti dell'immediato dopoguerra, entrambi in campo quel pomeriggio: il primo è Enzo Loni, scomparso nel 2008, ancora oggi il “re dei bomber” del Pisa, con 78 reti in 298 partite con la maglia della squadra della sua città. Anche quel giorno era in campo indossando la sua “numero 11”. Il secondo è Bob Lovati, spentosi ormai nove anni fa, uno Stefano Gori ante litteram: i talent scout nerazzurri lo scovarono nel '47 nell'Unione Sportiva Gerli, lo fecero crescere cedendolo in prestito prima al Vimercate e poi al Monsummano, lo aspettarono dopo un grave infortunio. E, infine, lo lanciarono in prima squadra: difese la porta del Pisa per 59 volte, incluse tutte le 36 di quell'infausto campionato '51/52. Che gli valsero la chiamata del Monza, dove rimase per altre due stagioni prima del balzo nel grande calcio: un anno a Torino, sponda granata, e sei stagioni da primo portiere nella Lazio di cui è diventato una bandiera disputando 135 partite in sei stagioni prima di divenirne “uomo società” ricoprendo svariati ruoli: da allentore delle giovanili fino a tecnico della prima squadra e direttore sportivo. Ha giocato anche due partite in nazionale.