Progetto Aquilani, partenza slow. Servono sprint e gli acquisti di gennaio

Il primo quarto del nuovo corso è passato e la ‘scossa si fa ancora attendere: ma i match Ascoli e Ternana fanno ben sperare. .

Se Roma non è stata costruita in un giorno, al nuovo Pisa non è bastato un girone. Con il campionato giunto al giro di boa, termina anche il primo quarto del progetto che il Pisa ha deciso di intraprendere con Aquilani. Attuare delle rivoluzioni necessita tempo, ma quasi nessuno pensava di trovarsi a fine anno nella parte destra della classifica. "Non è facile fare una percentuale al momento. C’è tanto da crescere, il percorso è ancora lungo" ha sentenziato il ds Stefanelli nel post della sfida con l’Ascoli. D’altronde, sono stati tanti gli imprevisti che hanno pregiudicato lo sviluppo del progetto. In primo luogo, l’intento di Aquilani dal suo arrivo è stato quello di valutare l’intera rosa, stoppando le cessioni fino alla fine del ritiro. Quindi, assieme al suo staff, l’operazione successiva è stata quella di fare "tabula rasa" mentale, per impartire i nuovi concetti ai giocatori.

La prima reazione è entusiasmo, fino al l’esordio con la Sampdoria, che ha coinciso con la delizia (il risultato), e la croce: l’infortunio di Tramoni. Uno stop, a un giocatore fondamentale nelle idee tattiche, che ha anticipato tanti altri: D’Alessandro, Arena, Calabresi, Torregrossa… Questi, susseguiti alle dinamiche di gara (i gol subiti all’ultimo, le troppe espulsioni, la carenza di gol), hanno contribuito a movimentare le acque e i dubbi attorno al progetto. I vari moduli e uomini cambiati, con pochi risultati, hanno più volte fatto pensare a un possibile addio prematuro con l’allenatore, che invece ha sempre goduto della fiducia della società, espressa da Giovanni Corrado, che ha però riconosciuto un rallentamento nella tabella di marcia: "Non siamo contenti, ma eravamo consci che l’importante cambiamento avremmo portato a delle difficoltà". Le partite contro Ascoli e Ternana, sembrano però aver concluso il periodo di rodaggio, con un atteggiamento positivo e le idee finalmente assimilate dai giocatori: "La squadra da un po’ ha cominciato a eseguire ciò richiedo" ha dichiarato un soddisfatto Aquilani, che ha aggiunto: "Manca ancora la fame di volere vincere da soli la partita". Adesso anche il mercato arriverà a supporto del "Predestinato", che dopo sei mesi passati a sistemare gli ingranaggi, spera di poter spingere l’acceleratore con la sua squadra, vittima di troppi eventi finora anche solamente per poter individuare un capro espiatorio.

Lorenzo Vero