È giusto che anche un parlamentare positivo o in quarantena voti per il Capo dello Stato

Roberto Fico ha proposto un seggio speciale, modalità drive in, nel parcheggio di via della Missione per gli elettori presidenziali in occasione dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica

Roberto Fico

Roberto Fico

Firenze, 21 gennaio 2022 - I parlamentari positivi o in quarantena potranno votare per il presidente della Repubblica. Ci sarà un seggio speciale - ha proposto giovedì il presidente della Camera Roberto Fico - nel parcheggio di via della Missione. Insomma sarà un voto in modalità drive in. Serve però un decreto legge del governo giusto in tempo per il voto di lunedì 24 gennaio, quando le Camere si riuniranno in seduta comune per eleggere il successore di Sergio Mattarella (che potrebbe anche essere Mattarella stesso, ma questo è un altro discorso).

Sta dunque passando la linea di chi in queste settimane ha spiegato, Costituzione alla mano, che tutti gli elettori presidenziali devono poter votare per il nuovo Capo dello Stato. Tra questi ricordiamo il professor Francesco Clementi, professore di Diritto Pubblico Comparato all’Università di Perugia, ma anche Stefano Ceccanti, deputato del Pd.

Nei giorni scorsi anche Riccardo Nencini, senatore socialista, aveva spiegato un fatto molto semplice: “I parlamentari positivi Covid devono poter partecipare alla elezione del Capo dello Stato. È giusto per lo straordinario rilievo della votazione. È giusto perché il numero dei parlamentari colpiti dal virus è tale da incidere profondamente sul risultato”.

Nencini proprio giovedì aveva sollecitato i vertici delle due Camere a prendere una iniziativa “per chiedere al governo l’adozione di un decreto che consenta il voto in sicurezza, per loro e per ogni altro, ai parlamentari in questione. In alternativa si consenta a quei parlamentari di votare da casa utilizzando le prefetture per la trasmissione delle schede a Montecitorio. Si tratta di procedure diverse dalla consuetudine ma in linea con il dettato costituzionale. Del resto, a condizioni di emergenza bisogna rispondere con provvedimenti speciali”. D’altronde, gli ultimi due anni non sono tutti stati dedicati alla gestione di una situazione straordinaria? Perché fermarsi proprio adesso quando c’è da eleggere il nuovo presidente della Repubblica?