Maria Elisabetta Alberti Casellati
Roma, 26 gennaio 2022 - Matteo Salvini prova a fare il kingmaker e a riaffermare la propria leadership del centrodestra. Dopo aver presentato ieri una rosa finta di tre nomi - Carlo Nordio, Marcello Pera, Letizia Moratti - l’idea è puntare sulla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
C’è però un piccolo problema: Casellati non avrebbe i voti anzitutto di tutto il centrodestra. Non gode di un’ottima reputazione neanche fra i senatori di Forza Italia. Il che, si capisce, potrebbe essere un problema non di poco conto anzitutto per chi vuole giocarla come carta finale.
Cioè Salvini, che si trova nuovamente sfidato nel centrodestra da Giorgia Meloni. Stamani la leader di Fratelli d’Italia ha dato indicazione ai suoi di votare Guido Crosetto e a fine giornata non saranno pochi i voti per l’ex parlamentare di Fd’I. Risultato: il primo ad agitarsi sarà proprio il capo della Lega.
“Salvini mente. Fa solo finta di trattare con il Pd e il M5s, ma nel frattempo cerca voti tra noi e Cinquestelle su Casellati”, dice un senatore del M5s in Transatlantico. “Non possiamo votarla, per noi è irricevibile. Sono anni che ci scontriamo con lei, dai voli di Stato ai vitalizi. Con una proposta del genere il Movimento finisce in mille pezzi”, dice un deputato del M5s.
Aggiunge un altro senatore grillino: “Nel 2018 votammo Casellati alla presidenza del Senato perché c’era un accordo col centrodestra per eleggere Roberto Fico alla Camera: questa volta è diverso, non possono chiederci una cosa così. Per noi è un nome divisivo come Berlusconi”.
Ufficialmente, infatti il M5s non voterà mai per la presidente del Senato, come dice anche Stefano Buffagni del M5s: “Non potrei mai votare come presidente della Repubblica, e con me tutto il M5s, chi ha avuto il coraggio di avallare la tesi di Rubi nipote di Mubarak e che ha utilizzato voli di Stato durante il lockdown per recarsi in vacanza in Sardegna”.
Grosse perplessità anche nel Pd. “Casellati? Credo che non si siano le condizioni oggettivamente e che si debba avere la forza di un confronto serio per trovare un nome che garantisca tutti i partiti dell’unità nazionale. Mi sembra un errore da non commettere, anche per salvaguardare la presidente del Senato”, dice il senatore del Pd Andrea Marcucci. Ma è nel centrodestra, soprattutto, che serpeggia l’ostilità.