Olio, un’annata ottima per qualità e quantità

È cominciata la raccolta 2020 e i segnali degli agricoltori sono positivi, merito di una calda estate e dell’assenza della mosca

La raccolta delle olive è cominciata in questi giorni e si protrarrà fino a dicembre

La raccolta delle olive è cominciata in questi giorni e si protrarrà fino a dicembre

Lamporecchio-Larciano, 23 ottobre 2020 - Da qualche giorno è iniziata la raccolta delle olive che vede impegnate tante persone in un lavoro che piace, appassiona e permette di stare all’aperto a stretto contatto con la natura. Le giornata di sole e la temperatura abbastanza mite di questi giorni sono condizioni ambientali ottime per la roccolta. Il territorio del Montalbano, nella parte collinare, è pieno di olivi. Uno spettacolo per gli occhi e per l’impatto visivo che ne nasce. I turisti che visitano il territorio rimangono affascinati da questa pianta secolare, che dà l’impressione che il tempo si sia fermato. Mantenerlo, deve essere un impegno di tutti, dagli agricoltori agli enti locali.  

Sul territorio la raccolta delle olive e la produzione di olio rappresentano un’importante fetta dell’economia locale. Ci sono frantoi, le aziende che commercializzano l’olio prodotto e gli agricoltori che tra potature, trattamenti e raccolta impegnano diverso tempo della loro giornata lavorativa. Quest’anno la situazione è decisamente positiva. Si registra una grande annata sia per la quantità e la qualità delle olive raccolte.

La condizione climatica positiva di questa estate,che è stata calda, ha evitato, insieme ad azioni preventive, il diffondersi dell’insetto della mosca, la cui presenza nuoce molto all’oliva. Un vero incubo per gli agricoltori e i produttori. Besti pensare che alcuni anni fa a causa di questo insetto la raccolta di olive fu praticamente inesistente. Gli agricoltori sono molto soddisfatti. La raccolta proseguirà fino al mese di dicembre. La maturazione dell’oliva è leggermente in ritardo e questo incide sulla resa. Attualmente su cento chili di olive raccolte e frante si producono circa dodici chili di olio. E’ una media. Si prevede che con il passare del tempo la resa possa aumentare grazie ad una maggiore maturazione dell’oliva. Ma non si può aspettare.  

Gli olivi sono tanti, così come sono diverse le visite al frantoi per frangerle. Non si possono accumulare quantità eccessive di olive, perché ne risentirebbe la qualità del prodotto. Per quel che riguarda la modalità di raccolta, con il passare degli anni, è avvenuto un importante cambiamento. Prima l’agricoltore, con l’aiuto di scale, saliva sugli olivi e con degli appositi attrezzi, faceva cadere le olive nelle rete. Adesso la maggioranza degli agricoltori usa i cosiddetti abbacchiatori, che possono essere elettrici oppure pneumatici (attivati da un mezzo agricolo). Molti preferiscono quello elettrico, perché richiede meno manutenzione e ti dà poi la possibilità di movimento più agile. Grazie a questo strumento è possibile raccogliere le olive da terra. Chiaramente è necessario con le potature mantenere ad un certa altezza l’olivo. Un mezzo più veloce e anche meno pericoloso per l’agricoltore che evita di arrampicarsi sugli olivi.  

In generale la Toscana, secondo i dati emersi dall’indagine condotta da Cia-Agricoltori italiani, Italia Olivicola e Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari) vede una crescita di produzione del 24% in più rispetto allo scorso anno. Un dato che va letto insieme ai numeri nazionali che vedono un calo del 36% della produzione italiana (con una stima di produzione totale di poco più di 235 mila tonnellate rispetto alle 366 mila tonnellate della scorsa stagione) trascinato dalle regioni del Sud, principali produttrici di olio italiane. Massimo Mancini