"Non possiamo accettare iscrizioni per la stagione invernale. Gli abbonamenti cesseranno a decorrere dall’otto settembre". La dichiarazione, presente all’interno del comunicato stampa pubblicato dal Centro Nuoto Montecatini su Facebook, lascia pochi dubbi. La piscina invernale, chiusa su disposizione del Comune a tutela di possibili rischi per la sicurezza, rischia davvero di non riaprire. È ormai iniziato il conto alla rovescia per la struttura di via Cimabue, oggetto di polemiche e scontri durante il precedente mandato amministrativo.
"La piscina invernale – prosegue il Centro Nuoto Montecatini – è chiusa dal 24 maggio. Allo stato attuale, non ci è stato di sapere quando e se riaprirà, a causa dei mancati interventi da parte del Comune e dell’incertezza sulla tempistiche. Quella estiva chiudere l’8 settembre, meteo permettendo. Il giorno successivo verranno sospese le pagine social su Facebook e Instagram". Il riferimento critico al Comune è rivolto all’amninistrazione Baroncini. La cooperativa che gestisce la struttura di via Cimabue è stata costretta a effettuare un’altra scelta assai dolorosa. "La squadra agonistica – sottolinea – e quella pre-agonistica sono sciolte: a oggi non disponiamo di una piscina dove effettuare gli allenamenti per la prossima stagione invernale".
Il Centro Nuoto rivolge un’attenzione particolare nei confronti del personale in servizio alla piscina comunale, che con gli stagionali arriva a oltre dieci persone. "I rapporti di lavoro saranno regolati come previsto dalle normative vigenti cercando di tutelare il più possibile rapporti umani a cui siamo molto legati". Il Centro Nuoto Montecatini è stato fondato nel 1973 da Spartaco Bottai. Grazie al suo input, nei primi anni Ottanta vide la luce la piscina comunale invernale e, all’inizio degli anni Novanta, quella estiva. La cooperativa, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo del cinquant’anni è assai amareggiata per le ultime vicende: "Proviamo Vergogna per chi non ne prova".
Il Centro Nuoto dichiara che "l’attuale amministrazione si è dimostrata molto celere nel prendere atto della situazione di cui non aveva alcuna evidenza e l’assessore Luca Bini molto perbene. Altri farebbero bene a restare in silenzio. Confidiamo che i responsabili di tale situazione siano identificati e siano intraprese tutte le azioni previste dalla legge, perché il risultato di tali comportamenti è l’interruzione di un servizio pubblico".
Daniele Bernardini