Il caso bocciodromo: "Scoperti problemi gravi. Intervento a fine marzo"

Il vicesindaco Sartoni: "Stato dei luoghi difforme da quello chiesto dal Coni". Sull’antincendio: "Solo un progetto degli anni ’80 bocciato dai vigili del fuoco".

Il caso bocciodromo: "Scoperti problemi gravi. Intervento a fine marzo"

Il caso bocciodromo: "Scoperti problemi gravi. Intervento a fine marzo"

"La situazione del bocciodromo è più seria di quanto fosse immaginabile". Così ha risposto il vicesindaco Alessandro Sartoni giovedì sera, nel corso del consiglio comunale, all’interrogazione presentata dagli esponenti della minoranza Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli (Italia Viva). "All’atto dell’insediamento di questa amministrazione – ha proseguito l’assessore ai lavori pubblici - il bocciodromo era chiuso, nessun progetto era stato approvato, nessuno stanziamento predisposto. Il problema numero uno è stato mettersi alla ricerca di fondi. Il Comune ha partecipato a un bando nazionale , denominato Sport e Periferie 2020, e lo vinse, beneficiando di un contributo statale di 630mila euro per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione e maggiore efficienza energetica della struttura. Con una nota dell’aprile 2022, abbiamo comunicato al ministero una modifica all’importo progettuale, con un incremento di 200mila euro finanziati dall’ente, per far fronte all’aumento dei prezzi, per un totale che passava da 980mila a un milione e 180mila euro. Questo perché i costi dei materiali nel corso della ripresa delle attività economiche post-Covid sono schizzati in alto e i fondi disponibili si rivelavano insufficienti per fare quanto previsto all’interno del bando vinto. Quindi abbiamo messo a disposizione, in tutto, 550mila euro di finanza comunale rispetto al nulla di chi lo ha chiuso e fa polemica sul bocciodromo dopo averci investito zero e lasciato sedimentare problemi enormi, e 630mila euro di fondi statali". Il Comune si è poi trovato davanti a una grana improvvisa. "Arrivati a questo punto - ha spiega il vicesindaco Sartoni - la sorpresa: a seguito di approfondimenti del professionista incaricato della progettazione esecutiva con gli organi preposti, vigili del fuoco e Coni, è emerso che, dal punto di vista sportivo, lo stato dei luoghi risulta difforme dallo stato autorizzato dal Coni e, dal punto di vista dell’antincendio, l’impianto è carente sotto diversi aspetti. Inoltre, in base a una ricerca effettuata negli archivi dei vigili del fuoco, non è stata rilevata la presenza di pratiche antincendio attive sulla struttura, se non un esame di progetto risalente agli anni ottanta, archiviato con parere negativo. È facile comprendere che il perimetro entro il quale ci stiamo muovendo è delicato e impervio e stante le premesse è responsabile porsi punti interrogativi su quello che è stato fatto o soprattutto non fatto dall’atto della costruzione in avanti, sul quadro di effettiva rispondenza e coerenza con varie normative vigenti nel corso dei quarant’anni di apertura di questo impianto".

Sartoni prosegue interrogandosi se "nell’ambito di una analisi logica della situazione c’è da chiedersi non tanto le date del progetto e dei i lavori, ma come abbia fatto questa struttura a stare aperta per quarant’ anni e ospitare una molteplicità di iniziative, in ultimo gli Special Olympics. Per far fronte all’aumento dei costi e alle sorprese, visto che il Comune ha aumentato la sua quota di cofinanziamento, è stato chiesto al ministero di fare altrettanto mettendo sul piatto altri 300mila euro. Il ministero non ha dato disponibilità di ulteriori fondi e ha specificato che non “si dovranno alterare i contenuti progettuali essenziali dell’intervento ammesso a finanziamento con particolare riferimento al miglioramento De energetico, alle fonti rinnovabili". Quindi per realizzare l’opera così come presentata nel 2020, risulterà necessario ridurre le lavorazioni previste nel progetto definitivo per rientrare nell’importo attualmente finanziato di un milione e 180mila euro, tenendo presente le prescrizioni stabilite".

Il programma dell’intervento quindi, secondo quanto riportato da Sartoni, potrebbe essere il seguente: "Approvazione del progetto esecutivo entro il 30 novembre, attivazione della procedura di scelta del contraente entro il 31 dicembre, aggiudicazione dei lavori entro il 31 marzo 2024".

Daniele Bernardini