Lunga attesa per Gabriele Del Grande

I familiari restano con il fiato sospeso

Gabriele Del Grande

Gabriele Del Grande

Montecatini, 20 aprile 2017 - Blogger e documentarista, regista e giornalista, Gabriele Del Grande è stato fermato, ormai dieci giorni fa, lunedì 10 aprile, dalla polizia turca, mentre si trovava vicino al confine con la Siria per raccogliere documentazioni, testimonianze dirette e notizie per il suo blog Fortress Europe. Dapprima è stato detenuto nel centro di identificazione ed espulsione di Antiochia, per essere poi trasferito nella struttura analoga di Mugla, nel sud della penisola anatolica, dove è trattenuto in isolamento.

Solo martedì, dopo oltre una settimana di fermo e numerose proteste, è riuscito a contattare la famiglia, chiamando la sua compagna Alexandra D’Onofrio. Fino ad allora, nessun italiano, neppure i rappresentanti della Farnesina, del consolato di Smirne o dell’ambasciata di Ankara, erano riusciti ad incontrarlo, ad avere notizie dirette. Nel suo messaggio ha spiegato come ancora non gli sia stato contestato alcun reato, ma non gli sia permesso consultare un legale, né gli sia stata comunicata una data di termine del fermo, nonostante i suoi documenti fossero in regola.

Adesso, però, sembra che si apra uno spiraglio, grazie al lavoro della Farnesina ed agli interventi del ministro degli esteri Angelino Alfano, del presidente Paolo Gentiloni e dell’onorevole Luigi Manconi. «Di nuovo e positivo c’è il pronunciarsi della politica - commenta Massimo, il padre di Gabriele - con la voce di Alfano e Gentiloni. Noi, dal momento dell’arresto, andiamo momento per momento. Devo ancora verificare la Farnesina se, finalmente, c’è stato il contatto diretto fra Gabriele e i rappresentanti del governo e delle autorità consolari. Se sono riusciti a parlarci, bene, vuol dire che la situazione si sta tranquillizzando. Altrimenti...».

L’incontro fra il giornalista detenuto e la rappresentanza del consolato era in programma ieri, nel pomeriggio. Nella sua telefonata alla moglie, Gabriele ha anunciato l’inizio di uno sciopero della fame, ed ha chiesto che sia tenuta alta l’attenzione sul suo caso. Appello che è stato raccolto da molti amici e colleghi. Molte le iniziative di supporto e le manifestazioni già programmate in tutta Italia, a Torino, Venezia, Milano, Pisa, Lucca. Alexandra, sulla pagina Facebook Io sto con la sposa, ha annunciato con un video una staffetta di sciopero della fame, che «andrà avanti fino a che Gabriele non verrà rilasciato». 

Intanto, oggi, a Pistoia, in piazza Gavinana si svolge un flash mob in segno di solidarietà per il blogger, mentre un altro si è svolto a Pescia, ieri sera. Anche il vescovo Filippini ha lanciato un appello per il giovane.