Giacigli nell'ex fabbrica, scatta il blitz della Municipale per toglierli

Intervento anche della polizia di Stato

Il Blitz della Municipale

Il Blitz della Municipale

Montecatini, 8 agosto 2019 - Blitz della polizia municipale e della polizia di Stato, nella giornata di mercoledì, intorno alle sei, nel complesso dell’area ex Kartos, in via Tevere, nella zona Sud di Montecatini. Da alcune settimane, le forze dell’ordine stanno ricevendo esposti da parte di cittadini residenti nel quartiere, dove si segnala un via vai di strani personaggi nella struttura durante la notte.

La polizia municipale, diretta dal comandante Domenico Gatto, è intervenuta con due pattuglie, mentre il commissariato, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, ha partecipato con una volante. Nel corso dell’operazione è stata coinvolta anche un’unità cinofila del comando della polizia municipale di Prato, al fine di scoprire l’eventuale presenza di stupefacenti.

Nell’area ex Kartos è stato trovato un cittadino marocchino che aveva trascorso la notte all’interno del complesso. In base agli accertamenti effettuati, l’uomo è risultato in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Nell’area sono stati rinvenuti e tolti anche due giacigli, forse utilizzati nei giorni scorsi da altre persone.

In base ai controlli effettuati con l’unità cinofila non è stata trovata alcuna traccia di stupefacenti. I controlli antidroga sono proseguiti nella zona della stazione di piazza Italia, con l’identificazione di persone, nell’area del cimitero di via Cividale e in centro. Il problema dell’area ex Kartos, senza dubbio, resta una ferita aperta per Montecatini. La ex fabbrica, al posto della quale sarebbero dovuti sorgere appartamenti, negozi, un punto per attività sociali e, addirittura, la sede unica della scuola Media Galileo Chini, oggi è soltanto un rudere. Tutto iniziò nel 2005, quando la proprietà decise di cessare l’attività in via Tevere e vendere tutto agli immobiliaristi Roberto e Alvedio Gonfiotti. Al posto della ex Kartos, che occupa 46mila metri cubi, sarebbero dovuti nascere numerosi appartamenti. Le prime ipotesi, addirittura, parlavano di 180 unità. Ma il progetto si arenò. Nel 2009, appena insediata, la giunta di Giuseppe Bellandi ritenne opportuno raggiungere un nuovo accordo con il gruppo Gonfiotti. L’arrivo della nuova normativa sul rischio idrogeologico, inoltre, convinse il Comune a non realizzare più la nuova scuola in quest’area. Nel 2016, l’amministrazione ha dovuto avviare una serie di lavori per l’incapsulamento della copertura in Eternit dell’edificio, al costo complessivo di circa 80mila euro, sostituendosi all’attuale proprietà, del tutto inadempiente.