Gioco d'azzardo, primi in Toscana

Con una media pro capite di oltre tremila euro

La città termale per anni si è battuta per avere un casinò

La città termale per anni si è battuta per avere un casinò

Montecatini Terme, 27 maggio 2018 - Al tempo  del calcio scommesse il grande giornalista Enzo Biagi, durante una sua trasmissione su raiuno definiì la nostra città «capitale del gioco d’azzardo». Gli anni sono passati, i clandestini non ci sono più, sono arrivate le slot e i «gratta & vinci», ma ai «bagnaioli» piace comunque ancora sfidare la sorte. Info Data (agenzia del Sole 24 Ore) ha elaborato le cifre dei Monopoli per quanto riguarda tutti i giochi relativi al primo semestre del 2017, gli ultimi disponibili e li ha suddivisi per ogni comune. La mappa che ne viene fuori pone Montecatini Terme al primo posto assoluto in Toscana. Nella nostra  città nel periodo preso in considerazione sono stati raccolti oltre 63 milioni di euro, fra tutti i giochi. Nella cifra complessiva vanno considerate anche le somme rigiocate. Nel senso che ad esempio, se un giocatore va in sala Bingo e gioca dieci euro, ma nel corse della giornata vince cinquanta euro e la somma viene nuovamente giocata nel conteggio finiranno sessanta euro. Non solo i dieci euro iniziali.

Montecatini guida questa classifica con una media pro capite superiore ai tremila euro. Una cifra non da poco che tiene a debita distanza le altre città finite in classifica: la seconda, Calenzano, ha una media a persona di nemmeno duemila euro. Anche considerando i valori assoluti Montecatini con i 63 milioni di raccolta supera di gran lunga alcune città capoluogo come Lucca, Pistoia, Massa, Carrara, Siena e Grosseto. 
Ma c'è di più. Con la sua media di oltre tremila euro a persona la città termale si pone ai primi posti anche della classifica nazionale. Difficile dire quale sia il gioco che «tira» di più. Sicuramente non è più l’ippica, considerata la crisi generale del settore e il fatto che nel periodo preso in considerazione per la statistica il Sesana era chiuso o aperto per pochi convegni. Sicuramente funziona la sala Bingo, così come sono molti i bar e i circoli che ospitano le famigerate slot-machine. C’è anche da dire che solo altri due comuni in provincia superano la media nazionale che è di 610 euro a persona. Si tratta di Chiesina Uzzanese con 842 euro e Pieve a Nievole con 726.