"Quando ti chiama la Massese non puoi dirle di no". E così Fabrizio Tazzioli per la terza volta ha accettato di tornare a Massa. La società bianconera ieri ne ha ufficializzato l’ingaggio. Lui giovedì ha diretto il primo allenamento a Romagnano e stamattina straordinariamente effettuerà una seduta di rifinitura per accelerare la conoscenza del gruppo. La settimana “tipo“ di lavoro diventerà poi dal martedì al venerdì.
"E’ ancora presto per dare giudizi – ha detto il tecnico di Barga –. Ho bisogno di lavorare per un po’ di tempo con i giocatori. La prima impressione è di avere a disposizione un gruppo tecnicamente valido. Bisogna capire come reagisce di fronte ai momenti di difficoltà che si presentano durante le partite, se possiede i cosiddetti attributi. Alcuni giocatori li conoscevo già, qualcuno lo ha anche allenato ma c’è da testarli tutti insieme sul campo".
Tazzioli è un allenatore che non ha un suo staff da imporre a tutti i costi ma ha sempre tenuto in considerazione le risorse umane già presenti nelle società in cui è andato. La stessa cosa dovrebbe accadere anche questa volta. Magari tra i collaboratori si aggiungerà l’amico fidato Maurizio Giuntini, questo si. "C’è da sintonizzarsi subito sulla giusta lunghezza e il fatto che a Massa ci sia tanta pressione lo vedo come un aspetto positivo che aiuta a non perdere mai la concentrazione. Questo ambiente lo conosco benissimo, per me è diventato familiare. I primi tre anni che ho passato qui sono stati indimenticabili. Il mio primo ritorno, invece, preferisco non prenderlo neanche in considerazione. Tornai troppo presto, i tempi non erano ancora maturi. Con la Massese ho già vinto una volta e mi piacerebbe diventare il primo allenatore capace di vincere in due epoche diverse con proprietà diverse". Dai sogni di gloria bisogna, però, subito calarsi nella dura realtà. "Speravo in un inizio più soft ed invece avremo subito due scontri molto tosti".
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