di Claudio Laudanna
E’ stato uno dei protagonisti dell’ultima promozione della storia azzurra, ma domani tornerà allo stadio dei Marmi con l’obiettivo di trascinare il Renate alla vittoria. Giuseppe Giovinco era in campo con la maglia della Carrarese il 13 giugno 2011 quando i ragazzi guidati da Francesco Monaco battendo il Prato per 2 a 0 nella finale di ritorno dei playoff conquistarono l’accesso alla Prima Divisione. La partita del fantasista piemontese quel giorno finì dopo una manciata di minuti della ripresa a causa di un’espulsione, un episodio che comunque di certo non macchiò la prima stagione nel calcio dei grandi di un ragazzo che all’epoca aveva appena 20 anni.
Giovinco fu confermato anche per la stagione successiva agli ordini di Stefano Sottili per poi accasarsi a Viareggio l’ultimo giorno di mercato dell’estate 2012. "Di Carrara e della Carrarese ho solo bellissimi ricordi – racconta Giovinco –. E’ stata la mia prima esperienza lontano da casa è mi trovai subito benissimo. Con quella squadra riuscimmo a fare qualcosa di davvero importante e se dopo tanti anni la gente si ricorda ancora di noi la cosa non può fare altro che lusingarmi. Se ripenso all’esperienza di Carrara l’unica cosa che mi dispiace è il dover esser andato via e come questo è avvenuto. Io sarei rimasto più che volentieri, ma mi fu imposta la partenza. Era l’ultimo giorno di mercato e il direttore sportivo mi comunicò che sarei dovuto partire, altrimenti non avrei mai giocato".
Dopo l’esperienza in Versilia l’estroso trequartista classe 1990 è riuscito a costruirsi una carriera fuori dall’ombra del più famoso fratello Sebastian, militando con continuità in Lega pro con le maglie di Pisa, Savona, Tuttocuoio, Catanzaro, Matera, Imolese e Ravenna fino a sbarcare quest’anno alla corte di Aimo Diana al Renate. Giovinco in questo avvio di campionato è sempre stato tra le prime scelte dell’allenatore lombardo e sabato contro il Lecco è arrivato anche il primo gol. Per lui, che ha già segnato agli azzurri quando vestiva la maglia dell’Imolese fulminando proprio Mazzini con un calcio di punizione nel match di Coppa Italia, quella di domani non potrà comunque sia essere una gara come tutte le altre.
"Ho sempre continuato a seguire le gesta della Carrarese – spiega Giovinco – e mi fa piacere che in questi anni sia riuscita a riaccendere l’entusiasmo e, finché si è potuto, riportare gente allo stadio. Io ricordo ancora tante partite giocate con lo stadio pieno, ma il derby contro lo Spezia fu speciale, bellissimo. Per quanto riguarda il match di domani mi aspetto una partita difficile, tra due squadre che vogliono sempre vincere".