Il maestro Camardo espone alla Rinchiostra

Gli interventi del consigliere regionale Bugliani e di Nino Veronica

La mostra si è aperta sabato nella villa museo

La mostra si è aperta sabato nella villa museo

Massa, 6 marzo 2019 - Alla Rinchiostra di Massa, mostra Antologica del maestro Nino Camardo.  Sabato scorso nella villa museo della Rinchiostra si è svolta la cerimonia di apertura della bella mostra del pittore Naif Nino Camardo. Dopo il saluto del professor Silvano Soldano ha preso la parola il consigliere regionale Giacomo Bugliani che ha messo in risalto il valore delle opere di Camardo, auspicando che anche in seguito si possa dare ancora più spazio alla cultura. Il maestro Nino Veronica aveva il compito di presentare l’amico di una vita. In primis, il pittore, ha voluto ringraziare la scultrice Luciana Bertaccini, curatrice della mostra e il collaboratore Alessio Camardo per l’ottimo allestimento. Veronica ha esordito dicendo: «credo che Camardo sia uscito dal grembo materno addirittura con i pennelli in mano, e fin da ragazzo si nutriva di colori, tanto che nelle sue vene, scorrevano fiumi di trementina e olio di lino». Con affetto Veronica continua: "Il maestro Naif Camardo, con tenacia, ha saputo conquistarsi un posto tra pittori di fama internazionale. Camardo, ha esposto nelle più famose Gallerie d’Europa e dell’oltre oceano.  Anche i critici più affermati gli hanno dedicato fiumi d’inchiostro scrivendo di lui su giornali, e riviste specializzate".Veronica invita il pubblico a guardare attentamente i quadri esposti "per capire con quanta perseveranza Camardo ha coltivato la passione per il magico mondo del colore, e suggerisce di non lasciarsi coinvolgere dalla sindrome di «Sthendal», perché al primo impatto si resta veramente travolti dall’esuberanza dei colori. Invece analizzando con calma ogni opera, s’intuisce la grande preparazione del maestro. Ogni tinta rispetta le regole della prospettiva aerea. Per cui, parlando dei contrasti di toni, ad esempio, i rossi, si nota che emergono dal suo complementare, cioè il verde. Ma il verde, il più ostico dei colori è palesato nelle innumerevoli variazioni, ed è esaltato dai «contrasti di valori». Questa regola pittorica vale anche per tutte le altre tonalità che Camardo, con grande perizia e pazienza, ha plasmato con fantastica spontaneità dettata dalla sua fervida e poetica fantasia".