MICHELE SCUTO
Cronaca

Spino Fiorito Tre giorni di festa. Una vetrina delle eccellenze locali

Da venerdì a domenica ’show cooking’ con noti chef, degustazioni e convegni. In piazza Aranci 38 stand

Daniela Casi, Mario Bonamici, Andrea Cella, Francesca Ferrari e Michelangelo Tesconi alla presentazione (foto di Paola Nizza)

Daniela Casi, Mario Bonamici, Andrea Cella, Francesca Ferrari e Michelangelo Tesconi alla presentazione (foto di Paola Nizza)

Dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia e il rilancio dell’anno scorso, Spino Fiorito torna a Massa con la conferma di una crescita che si annuncia ancora più solida. Dal 2 al 4 maggio Piazza Aranci sarà il cuore pulsante di una manifestazione che, giunta alla sua 12ª edizione, si consolida come appuntamento di riferimento per il vino, la cultura e la gastronomia di qualità. "Un’occasione imperdibile per vivere insieme la bellezza e i sapori della nostra terra – ha sottolineato il sindaco Francesco Persiani –. Vi invito a partecipare numerosi a questa grande festa di tradizioni, cultura e convivialità". "Spino Fiorito non è solo una festa – ha aggiunto il vice sindaco Andrea Cella – ma un manifesto di ciò che il nostro territorio sa offrire".

Fin da subito l’atmosfera promette di essere vivace. Venerdì 2 maggio, alle 13, il noto chef Andrea Mainardi aprirà gli ’show cooking’ con uno spettacolo culinario che mescolerà tecnica e intrattenimento. La piazza si trasformerà in un mercato a cielo aperto dove i visitatori potranno vivere un’esperienza unica. L’ingresso è gratuito mentre per chi vorrà degustare i prodotti locali sarà possibile acquistare alla biglietteria una sacca con bicchiere da degustazione e tre coupons al costo di 15 euro. Ogni coupon potrà essere speso per assaggi di vino e specialità tipiche, con la possibilità di acquistare ulteriori coupon. "Sosteniamo la filiera corta, premiamo il coraggio dei nostri produttori che nonostante le difficoltà continuano a investire nel territorio – ha sottolineato Francesca Ferrari, presidente di Coldiretti Massa-Carrara –. L’iniziativa è anche un’occasione concreta per dare forza economica alle imprese agricole locali".

Il programma è denso e pensato per coinvolgere tutti i sensi. Sabato 3 maggio, alle 15.30, spazio all’approfondimento con il convegno ’Buone prassi in agricoltura biologica’ e alle 19 lo ’show cooking’ di Cristiano Tomei, chef noto per il suo approccio sperimentale e travolgente. Domenica 4 maggio, alle 16, salirà sul palco Giacomo Devoto, l’unica stella Michelin della provincia, che porterà in scena la sua arte, raccontando la cucina del territorio in chiave contemporanea. Durante i tre giorni sarà possibile partecipare a otto degustazioni guidate, prenotabili direttamente in piazza al costo di 5 euro.

"Saranno percorsi autentici dentro le storie di chi produce eccellenze", ha dichiarato Michelangelo Maria Tesconi delle ’Strade del Vino’. Importante anche la presenza del concorso nazionale del Vermentino che approderà a Massa proprio in occasione di Spino Fiorito, rafforzando il valore enologico dell’iniziativa su scala nazionale. "In un momento in cui il nostro enoturismo vola, poter ospitare il concorso è un segnale di prestigio e fiducia", ha commentato Mario Bonamici, organizzatore del concorso. Gli stand, 38 in totale, ospiteranno non solo aziende locali ma anche realtà biologiche e produttori provenienti da Sardegna e altre regioni italiane. I prodotti raccontano il territorio: caprini delle Apuane, pane Marocca di Montignoso, mozzarella apuana e salsicce locali saranno protagonisti di degustazioni curate anche grazie al supporto di Toscana Promozione.

"Abbiamo puntato sull’autenticità, scegliendo sapori che parlano della nostra terra", ha aggiunto Tesconi. E il pubblico avrà modo di scoprire questi gioielli anche attraverso masterclass informali, momenti di assaggio e racconto pensati per chi vuole conoscere davvero la cultura gastronomica del posto. Spino Fiorito 2025 sarà insomma molto più di una vetrina: sarà una prova concreta di resilienza, orgoglio e visione. Perché il vino, come ha ricordato uno dei relatori, "è la voce di un territorio che resiste e riparte, vendemmia dopo vendemmia, brindisi dopo brindisi".

Michele Scuto