Nasce il Museo del lavoro. Recuperato ex magazzino

Nuova vita per il vecchio deposito merci delle Ferrovie a Monzone. Poleschi: "Sarà anche adibito a sala polifunzionale e utilizzaile per eventi".

Nasce il Museo del lavoro. Recuperato ex magazzino

Nasce il Museo del lavoro. Recuperato ex magazzino

Un altro importante intervento, il recupero di un’opera pubblica ormai andata in disuso per mutate esigenze economiche e sociali, è stato ultimato nella Valle del Lucido, in Comune di Fivizzano. E’ l’ex deposito merci delle Ferrovie dello Stato alla stazione di Monzone che è stato riportato a nuova vita e verrà consegnato ai cittadini in tempi rapidi.

"Un importante impegno, quello del recupero del magazzino dello scalo merci della Stazione FS di Monzone - spiega Giovanni Poleschi vicesindaco di Fivizzano - Innanzitutto proprio da parte dell’ente stesso che, qualche anno addietro, ha eseguito come opera primaria il recupero del tetto; a questo ha fatto seguito la ristrutturazione interna delle mura, il rinnovo degli intonaci e la ripulitura della pavimentazione di pietra. Abbiamo quindi proceduto a portare a termine le opere necessarie per la completa ristrutturazione del bagno e lo scorso anno la struttura è stata dotata di una rampa per permettere l’accesso ai disabili - sottolinea Poleschi - con la messa in opera del nuovo impianto elettrico. In questi giorno poi, l’ultima fatica: il rifacimento completo di tutti gli infissi. Le finestre circolari a oblò che c’erano mantenendo i volumi e valorizzandoli, grossi portoni e altri infissi per il costo finale di 18.626,96 euro. A breve la struttura verrà ripulita e vi sarà insediato il Museo del Lavoro, costituito da una serie di pannelli didattici messi all’interno di questa grande sala, raffiguranti immagini d’epoca collegate alla lavorazione del marmo nelle cave della Valle del Lucido a testimonianza dell’esistenza secolare dell’attività estrattiva nella parte nord-orientale del Comune di Fivizzano. Devo sottolineare che per il recupero del magazzino c’è voluto un grande impegno, anche personale, in quanto non è cosa semplice ottenere un bene delle Ferrovie e si tratta di un iter che richiede un grande spazio temporale. Un lavoro corposo, pertanto, quello che ci siamo trovati di fronte: l’importante però è essere stati in grado di portarlo a termine degnamente. Oltre che alla destinazione museale, questo grande spazio sarà adibito a sala polifunzionale utilizzabile per vari eventi - puntualizza il vicesindaco - per ridare al paese un punto di ritrovo pubblico, che il Comune renderà proprio, fruibile da parte di tutti gli abitanti".

Roberto Oligeri