di Francesco Marinello
Creare una comunità educante per arricchire la formazione, la cultura e la socialità. L’associazione Spazio Alber1ca promuove nell’ex ospedale San Giacomo un doposcuola aperto agli studenti di tutte le età, un luogo dove fare i compiti insieme e imparare a collaborare sotto la guida attenta di docenti volontari ed ex insegnanti ora in pensione. Il progetto, che fa parte di un più ampio piano di rigenerazione urbana, vuole creare uno spazio inclusivo e sicuro per i giovani, offrendo un posto dove studiare e socializzare, che vada oltre i confini della scuola tradizionale. Il proverbio africano "Per educare un bambino ci vuole un villaggio" rappresenta perfettamente la filosofia di questo doposcuola: il territorio deve educare i ragazzi senza lasciare nessuno indietro.
In quest’ottica il progetto prevede una stretta collaborazione con le scuole e i loro docenti, perché solo con un lavoro sinergico tra istituzioni, famiglie e comunità si può realmente combattere la povertà educativa. "Oltre ai compiti - spiega Luciana Ceccarelli di Spazio Alber1ca - l’idea è quella di creare momenti di aggregazione attraverso attività culturali e ludiche. Abbiamo libri e giochi da tavolo, talvolta proiettiamo film e in futuro ci piacerebbe organizzare uscite per far scoprire i tesori del centro e anche laboratori d’arte e ceramica. Vogliamo che i ragazzi imparino a collaborare e a condividere esperienze e conoscenze".
Come ricorda Ceccarelli, un’esperienza simile ha già avuto successo a Napoli, dove un assessore alla cultura ha sostenuto alcune associazioni di volontariato per creare un progetto formativo concreto: "Ci piacerebbe essere un tassello e uno stimolo per costruire una comunità educante anche qui, la scuola rimane fondamentale ma il territorio deve fare la sua parte. Non si tratta solo di fare conferenza o attività occasionali, il vero obbiettivo deve essere co-progettare un percorso educativo con tappe e obiettivi concreti".
Il doposcuola è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17 a titolo gratuito, l’unico requisito è l’iscrizione al circolo Arci. Qui i ragazzi stranieri hanno la possibilità di partecipare anche ad attività di alfabetizzazione per imparare e migliorare la conoscenza della lingua italiana, e anche per le loro madri è stato pensato un corso ad hoc di lingua italiana il lunedì e il venerdì dalle 10 alle 11.30 nella sede dell’associazione in piazza Alberica. L’iniziativa al San Giacomo è dunque un’opportunità per il centro storico e per i suoi giovani, un modo per affrontare insieme le sfide educative di una società in continua evoluzione. Un piccolo grande passo per costruire un futuro più inclusivo, coeso e solidale, dove nessuno venga dimenticato.