Mercato in viale Roma: "Assemblea pubblica sul futuro dei banchi. Pronti a proteste forti"

Confcommercio e Confimpresa ribadiscono il ’no’ dopo l’ascolto degli iscritti. La richiesta di Confesercenti: "Soluzione stabile e duratura, basta incertezze".

Mercato in viale Roma: "Assemblea pubblica sul futuro dei banchi. Pronti a proteste forti"

Mercato in viale Roma: "Assemblea pubblica sul futuro dei banchi. Pronti a proteste forti"

"Ipotesi di spostamento del mercato ambulante del martedì in viale Roma? No per più ragioni". Questa la posizione condivisa espressa dai rappresentanti di Confcommercio e Confimprese, dopo l’ascolto degli iscritti coinvolti nel progetto. "La prima ragione di contrarietà – spiegano – è che sull’area individuata dal Comune esiste già un precedente fallimentare che indichi quanto sbagliato sarebbe ripetere l’errore. Nel 2011 i lavori del Piuss sulle piazze Aranci e Mercurio comportarono lo spostamento per 6 anni del mercato sul viale Roma. Al momento del trasloco, le attività operanti erano circa 220; nel 2017, al ritorno in centro, erano scese a 180: 40 licenze erano state riconsegnate. Ebbene, dal 2017 ad oggi, nonostante la fase storica che il mondo degli ambulanti sta vivendo ovunque, il numero delle licenze operanti è attorno a circa 160, vicino a quello di 7 anni fa. Il mercato in centro funziona, sul viale Roma no". "Un altro dato che salta all’occhio – proseguono Confcommercio e Confimprese – è che nel 2017, sotto la guida dell’allora sindaco Alessandro Volpi, l’opposizione di centrodestra giocò un ruolo importante nel riportar via il mercato dal viale Roma, visti i risultati scadenti e le lamentele degli operatori. Quello stesso centrodestra che, oggi al governo della città, propone di nuovo una sede oggettivamente sbagliata. Quando il Comune ci ha contattati – insistono – per esporci il progetto e spiegando che la volontà fosse liberare in modo permanente piazza Aranci per farle ospitare eventi invernali ed estivi, le associazioni di categoria hanno ascoltato e poi presentato una proposta per liberare la piazza salvaguardando il mantenimento del mercato nel centro storico. L’amministrazione aveva predisposto nelle settimane scorse un sondaggio fra gli ambulanti, dov’era chiesto un parere sull’ipotesi di spostamento: il 70% degli intervistati ha espresso parere negativo ma del sondaggio non si è saputo più nulla. Chiediamo all’amministrazione comunale la convocazione di un’assemblea pubblica con la partecipazione del sindaco Francesco Persiani in persona. E chiediamo un’audizione in sede di Commissione consiliare attività produttive, che sinora non ci ha convocati né ascoltati sul tema. In caso contrario, gli ambulanti sono pronti a forme di protesta più incisive".

Interviene anche Confesercenti con il suo presidente di Massa, Daniele Lorieri e con il presidente del sindacato ambulanti Anva Confesercenti, Daniele Tozzi: "In tutti gli incontri e le riunioni di concertazione con l’amministrazione abbiamo sempre sostenuto la volontà della maggioranza degli ambulanti di mantenere il mercato in centro. Ma con soluzioni definitive e non correttivi improvvisati che rendano necessario un continuo spostamento provvisorio. Che danneggia la maggioranza degli operatori, magari favorendone solo alcuni". Questa la posizione espressa nell’ultima riunione di concertazione con l’amministrazione sull’ipotesi di spostamento. "Consapevoli che il mercato in centro sia un valore aggiungo per gli ambulanti – spiegano Lorieri e Tozzi – è altrettanto vero però che i continui spostamenti o riassetti penalizzano il mercato stesso creando disparità. Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione di individuare nel centro una soluzione stabile e duratura che eviti la totale incertezza che adesso regna sulla collocazione futura del mercato nell’attuale sede". Per Confesercenti e Anva "l’obiettivo finale dev’essere il rientro nel centro cittadino in una sede mercatale che non sia più interessata da cantieri o eventi, ma nell’attesa non crediamo sia opportuno portare avanti soluzioni “creative” che spostano solo alcuni banchi a danno di altri. Per noi – concludono – la partita è ancora aperta e continueremo a lavorare".