
I primi a utilizzare il chip per collegarsi alle opere, a lato Lazzanti con Arrighi
di Daniele Rosi
Un muro ricoperto da oltre cinquecento rose, ognuna con una storia e un’idea diversa da tutte le altre. Dopo mesi di lavoro, ieri è stata finalmente svelata al pubblico la grande opera di rigenerazione urbana a mosaico pensata e realizzata dagli artisti Suzanne Spahi ed Enzo Tinarelli, al termine di un lavoro che ha visto coinvolti centinaia di artisti di ogni parte del mondo. L’opera collettiva ‘Roses for Carrara’, ora completa, è stata realizzata in via del Cavatore, sul muro che delimita l’edificio della Cassa Edile di Massa Carrara, in cui nelle ultime settimane sono state installate, dopo aver scelto la miglior composizione a parete, ben 533 rose in mosaico inviate a Carrara da 32 nazioni diverse.
Ognuna delle 533 rose si porta dietro la storia di chi l’ha creata e grazie a un piccolo chip, presente in ogni rosa, sarà possibile conoscere proprio queste storie dietro i vari mosaici attivando la funzione di connessione npc degli smartphone. L’opera di rigenerazione urbana, creata con il contributo di Fondazione Marmo e Associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti, aveva generato molta curiosità in città, anche in fase realizzativa, con tante persone che spesso, passando davanti al muro, si fermavano per una sbirciata della parete. Non è stato raro osservare negli ultimi mesi anche una sorta di ‘pellegrinaggio’ al muro ancora incompleto da parte di politici locali, artisti e persone della città, mossi da grande curiosità per l’opera nascente.
Una curiosità documentata anche da tante foto postate sulla pagina Facebook di Tinarelli, che ha sempre voluto raccontare e aggiornare sullo stato dei lavori. Ieri mattina la presentazione ufficiale a Palazzo Cucchiari, in cui, oltre a Suzanne Spahi ed Enzo Tinarelli, erano presenti Corrado Lattanzi per l’associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti onlus, Bernarda Franchi per Fondazione Marmo, Matteo Venturi presidente della Cassa Edile Massa Carrara e la sindaca Serena Arrighi insieme a diversi assessori.
Visibilmente emozionati i due ideatori del progetto, che hanno ringraziato tutti gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione dell’opera. "Un sogno diventato prima un’idea bella - hanno spiegato Tinarelli e Spahi - a sua volta diventata poi la realtà. Quest’opera è il nostro regalo alla città. Il mosaico è un linguaggio artistico antico ma, allo stesso tempo, moderno".
Dopo la parte introduttiva a Palazzo Cucchiari, l’attenzione si è focalizzata al vero protagonista della giornata: il muro delle rose, dove la presentazione si è poi spostata in tarda mattinata. Molto bello il colpo d’occhio dell’intera parete, che restituisce all’ambiente circostante un’idea di freschezza, novità e colori, tanti colori. Dei 533 ‘mosaici rose’ ognuno è diverso dagli altri per forma, stile, grandezza e materiale. Alcuni sono composti in vetro, altri in varie tipologie di smalti, persino qualche esemplare in marmo; tutti materiali in grado di resistere bene agli agenti atmosferici.
Sono stati ben 400 gli artisti da tutto il mondo che hanno realizzato le varie rose mosaico, più la collaborazione anche di giovani artisti. Le 533 rose sono unite insieme grazie a dei rami, a loro volta collegati a quattro vasi in marmo bianco alla base del muro. Ogni vaso ha un suo nome, così come ogni mosaico ha una sua storia, che da questo momento, farà parte della città di Carrara.