Il bivacco K2 di Carrara torna a nuova vita grazie al Cai

Il Cai di Carrara ha sostenuto economicamente un grande intervento per riportare all'antico splendore il bivacco K2 di Orto di Donna. Oggi la struttura è tornata a essere un punto di appoggio per le escursioni e le scalate in zona, con migliaia di escursionisti che possono ripararsi sotto il suo tetto.

La nuova vita del bivacco K2 di Orto di Donna parte da un grande intervento, economicamente sostenuto dal Cai di Carrara. In questi giorni la struttura è tornata all’antico splendore. Un prefabbricato metallico di colore giallo con un unico ambiente che al suo interno ospita 6 posti letto e una stufa a legna con utensili per cucinare. Costruito nel 1968 dall’associazione di promozione sociale K2 Club di Avenza per iniziativa del professore Vico Perutelli, sorge alle pendici del Monte Contrario in un avvallamento ricoperto di faggi, nelle vicinanze del passo delle Pecore punto di arrivo della ferrata del Contrario che collega la Valle degli Alberghi con la Val Serenaia. Ottima base di partenza per salite su ghiaccio e su roccia, ai monti Pisanino, Grondilice, Cavallo e Tambura è oggi come un tempo sempre aperto e fruibile da tutti, un punto di appoggio per le escursioni e le scalate in zona, specialmente in inverno per trovare riparo viste le intense nevicate. Venne poi donato alla sezione di Carrara del Cai nel 1968 nella ricorrenza del centenario della sua fondazione con donazione ufficiale il 9 ottobre 1988 alla presenza dei soci delle due associazioni, con i presidenti: Filippo Braccini dell’associazione K2 e Pier Luigi Ribolini del Cai di Carrara dove partecipò anche la guida alpina di Courmayeur Ubaldo Rey, membro della spedizione italiana al monte K2 nel 1954.

Una lunga storia alle spalle con migliaia di escursionisti che si sono riparati sotto al tetto del bivacco, il libro ‘di bordo’ riporta racconti di coloro che hanno acceso la storica stufa di ghisa per riscaldarsi e passare la notte al sicuro, pronti per riprendere il cammino il giorno seguente. Così il giallo bivacco torna a spiccare lungo il sentiero 179 dalla Foce di Cardeto per cava 27, grazie anche al duro lavoro di una ditta specializzata che è riuscita a recuperare la struttura a seguito di atti di vandalismo che l’avevano ridotta a condizioni pessime.