L’esposto al Prefetto e alla Procura del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, per denunciare i disservizi ripetuti con corse bus cancellate che hanno lasciato a piedi studenti e pendolari, ha fatto rumore. E Autolinee Toscane ha inviato una delegazione ieri a Pontremoli per affrontare lo spinoso tema. C’erano l’amministratore delegato di AT Jean Luc Laugaa e il responsabile movimento per il territorio provinciale Giancarlo Pianini, assieme ad altri tecnici che hanno spiegato al sindaco e al delegato ai trasporti Massimo Lecchini la situazione del Lotto T2: in attesa di passare l’incarico ad altri la società non investe sui veicoli da destinare a questo pacchetto. Ma la Lunigiana non ci sta ad essere la cenerentola dei territori periferici e chiede rispetto.
I sindaci dei territori “a domanda debole” vogliono che venga bandita la gara d’appalto del Lotto 2 dl Tpl perché ora per obbligo di servizio è a carico di Autolinee Toscane, che si è aggiudicata la gara del Lotto 1 e considera i chilometraggi sui territori periferici solo una scomoda surroga non vedendo l’ora che finisca. Così non cessa l’odissea di studenti e pendolari che usano il trasporto pubblico locale su gomma. Corse saltate e ritardi a ripetizione, coincidenze mancate, passeggeri che non riescono ad arrivare in tempo al lavoro e a scuola: il bus è spesso e volentieri un miraggio. Il motivo? I bus sono vecchi e fatiscenti, le avarie all’ordine del giorno e in officina spesso mancano anche i pezzi di ricambio.
Il confronto tra delegazione AT e gli amministratori pontremolesi è stato schietto: Ferri e Lecchini hanno elencato le criticità riscontrate e i disservizi segnalati dai cittadini soprattutto in quest’ultimo periodo. Problemi noti anche all’azienda che ha ribadito il proprio impegno per cercare di superare le difficoltà legate alla situazione del Lotto T2. Una parziale soluzione potrebbe arrivare dal subappalto dell’area “a domanda debole”, che potrà essere assegnata a gestori diversi. Una scappatoia comunque di ripiego. In sostanza l’amministratore delegato ha fotografato una situazione che alleggerisce le responsabilità dell’azienda e rilanciato la palla alla Regione Toscana che deve bandire la gara d’appalto per i territori periferici, ma forse non ha le risorse economiche per offrire condizioni che possano interessare le aziende del settore.
Il sindaco Ferri ha anche posto sul tavolo la questione di ristori e risarcimenti per gli abbonamenti e le penali applicate per ritardi e corse saltate. Non solo senza preavviso ma anche fermate scomode che costringono gli studenti a camminare per un chilometro per arrivare a scuola e altrettanto al ritorno.
Il caso è scoppiato dopo che il Comune di Pontremoli, con la riapertura del Ponte Zambeccari, stoppato per un anno, a causa dei lavori di riqualificazione, ha chiesto ad AT di ripristinare i percorsi e le fermate utilizzati dai bus prima della chiusura. "Non solo la società non è stata in grado di garantire questo facile ritorno alle precedenti modalità se non dal 7 ottobre – spiega il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri –, ma quando finalmente si è svegliata per metterle in pratica ha completamente dimenticato di prevedere la fondamentale fermata per gli studenti del Pacinotti-Belmesseri davanti alla Stazione ferroviaria di Pontremoli dove è situato anche l’Istituto. In un mondo normale, la cosa si sarebbe sistemata in un giorno! Invece Autolinee Toscane, pur sollecitata subito dal dirigente scolastico, dal Comune e dagli studenti affinché fosse posto rimedio immediato, ha fatto sapere che non sarà possibile reinserire la fermata, da sempre prevista, se non dal 7 novembre. Ciò continuerà ad obbligare i ragazzi almeno per un altro mese, a raggiungere luoghi diversi e ben più distanti per andare a scuola e tornare a casa con ogni disagio e ritardo".
Natalino Benacci