Due nuovi comandanti dell’Arma carabinieri

I marescialli Tino Nigro e Andrea Esposito alla guida del nucleo Radiomobile e della stazione di Marina

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Carabinieri: due nuovi comandanti per il radio mobile e la stazione di Marina. la compagnia cittadina retta dal maggiore Cristiano Marella si è arricchita di due nuovi marescialli molto esperti. Tino Nigro e Andrea Esposito sono stati destinati, rispettivamente, al comando del Radiomobile e della stazione di Marina.

Il maresciallo maggiore Tino ha 52 anni ed è originario di Livornoed ha preso il posto di Pasquale Messina. "Dopo i primi incarichi in provincia di Cremona, Nigro ha comandato prima la stazione di Leno e poi quella di Gambara, entrambe in Provincia di Brescia, poi è stato trasferito al nucleo operativo della compagnia di Frascati - spiegano dal comando dell’arma –. In quel periodo, ha conseguito molti successi investigativi sul fronte della lotta alla criminalità comune e ha partecipato ad importanti operazioni di servizio culminate con l’identificazione degli autori di rapine, di furti e spaccio di droga, nonché di gravi fatti di sangue, fra cui l’indagine per l’efferato omicidio di una 81enne trovata morta nell’Aprile del 2012 nella sua villetta a Vermicino, che si è conclusa l’anno successivo con l’arresto dei responsabili. Nel 2016 è stato trasferito al nucleo investigativo del comando provinciale di Massa". A Marina è invece andato via Antonio Vita Carino, trasferito a Lucca, che è stato sostituito dal maresciallo maggiore Andrea Esposito, 42 anni, anche lui di Livorno "Laureato in scienze dell’educazione e della formazione con due master in scienze giuridiche e studi giuridici comparati, dal 2007 al 2012 ha comandato la Stazione di Ronco Canavese, in Val Soana, facendosi apprezzare per la serietà, il buon senso e la costante disponibilità verso la popolazione – spiegano dall’arma –. Lasciato il Piemonte è approdato in Toscanaha prima comandato la stazione di Campo Tizzoro in provincia di Pistoia e poi, negli ultimi tre anni, ha diretto la stazione di Grassina alle porte di Firenze"