
Il «Porta Elisa» sta attendendo due cose: di poter rivedere un nuovo club in campo e i lavori alle torri-faro
Eccellenza. Una parola, riferita al quinto campionato del calcio nostrano, che, dopo quattordici anni, torna incredibilmente di attualità all’inizio di una estate che si annuncia molto "calda", vista la grande incertezza che regna sovrana sul futuro del pallone in città. Già, perché, fino ad oggi, non c’è alcuna certezza che la Lucchese possa davvero ripartire, dopo l’ennesimo fallimento societario, sia pure dall’Eccellenza.
Certo sarebbe il colmo che la ultracentenaria storia della Pantera si interrompesse, perché non c’è nessuno, a Lucca o di fuori, disposto ad imbarcarsi in unaavventura" calcistica che ripartirebbe da zero, senza un euro di debito, in una piazza di grande appeal, soprattutto negli anni novanta, quando, dal "Porta Elisa" sono passati fior di allenatori (Orrico, Lippi, Fascetti, Bolchi, De Canio, Viscidi, giusto per ricordarne alcuni); oppure giocatori che ancora oggi, a distanza di tanti anni, ricordano tutti (come Paci, Rastelli, Simonetta, Donatelli). Da quell’epoca è iniziato un lento, ma progressivo declino che è coinciso con ben quattro fallimenti e ripartenze da categorie inferiori alla serie "C", come accadde nel 2011, quando la Lucchese si ritrovò a giocare proprio in Eccellenza. Campionato, per altro, subito vinto.
Oggi la Pantera si ritrova in quelle stesse condizioni, ma ancora non ha un nome, perché non ha una società. La speranza è che questo avvenga una volta che il Comune di Lucca, al quale è tornato in mano il titolo, apra il bando che dovrebbe avvenire nella prossima settimana. Solo allora capiremo a chi interessa concretamente far sì che il pallone continui a rotolare dalle parti del "Porta Elisa" (a proposito, quando inizieranno i lavori alle torri-faro?) e dintorni. Al momento si è parlato di vaghe manifestazioni di interesse da parte di uno o più soggetti (più forestieri che lucchesi?) che il Comune avrebbe già contattato.
Non rimane, dunque, che aspettare l’apertura del bando e poter tornare a parlare di calcio, sia pure di Eccellenza. A Palazzo Orsetti sono pronti a muoversi ed anche ad annunciare la composizione della commissione ad hoc che avrà il compito di esaminare le richieste, ma si aspetta l’input della "Figc" per pubblicare il bando. Dovrebbe essere questione di giorni, si spera, anche perché il tempo scorre lentamente, ma inesorabile, perché il lavoro che attende la nuova società sarà complesso.
In pratica ci sarà da programmare la stagione, dovendo avere una sede, un campo da gioco, oltre ad una completa struttura tecnica (allenatore, segretario, massaggiatore, giocatori e così via).
Emiliano Pellegrini
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