Una simpatica e significativa serata conviviale al "Bugno" di Fornaci per tanti ex calciatori della Valle del Serchio che hanno giocato nell’arco che va dagli anni settanta agli anni novanta. Ragazzi che, a suo tempo, hanno fatto la storia del calcio locale, molti dei quali, per non dire tutti, dotati di tecnica e qualità agonistiche rilevanti che avrebbero potuto far valere anche tra i professionisti o, per lo meno in serie "D". Ma erano altri tempi.
Dalla Valle del Serchio c’era meno contatto con il calcio professionistico, Lucchese a parte, e più rare erano le possibilità di mettersi in evidenza, magari attraverso qualche osservatore. Comunque non mancarono anche allora ragazzi che arrivarono a firmare un contratto da professionista, come Antonio Nelli nel Sorrento; il portiere Enzo Bravi di Gallicano, arrivato a giocare anche in serie "A" con il Cagliari; e, infine, la brillante carriera come allenatore in numerose squadre professioniste di Fabrizio "Gino" Tazzioli, ancora sulla breccia (e chissà che non arrivi una panchina importante).
In ordine sparso ricordiamo le ex stelle calcistiche della Valle presenti alla serata di amarcord: da Tazzioli ad Antonio Nelli; poi: Maurizio Giuntini, Vasco Tortelli, Foscaro Magagnini, Luciano Biagioni, Giovanni Pergola, Simone Nardi (oggi dirigente dell’Atletico Lucca), Luigi Angelini, Roberto Martinelli, Ivano Dini, Milo Semplici, Piero Marchetti (detto Nenè), Sergio Cecchini, Lino Tognocchi, Pierpaolo Pucci, Enzo Bravi, Fabrizio Fabbri, Sirio Pellegrini, Giovanni Caponi, Franco Pedreschi, Giovanni Granelli, Ivano Bonaldi, Roberto Bacci, Umberto Pedrigi, Alessandro Roni.
"E’ stato bello ritrovarsi fra amici – commenta Franco Pedreschi, oggi presidente onorario del Castelnuovo, dopo che con i colori gialloblu è stato giocatore, allenatore, direttore sportivo e dirigente – . E io mi sentivo un po’ il papà o, meglio, lo zio di questo gruppo di ragazzi che veramente al pallone davano del tu". "E’ stata una bellissima serata – commenta Pierpaolo Pucci, già centrocampista elegante e molto tecnico – all’insegna dell’amicizia e dei ricordi. Per alcune ore siamo ritornati i ragazzi che per anni si sono sfidati sui campi di calcio, a volte come avversari, altre come compagni di squadra. Non nego che, in alcune partite, ci siamo anche azzuffati; ma, poi, al 90’, tutto ritornava sereno ed eravamo i soliti amici di prima. Alla prossima".
Dino Magistrelli