Un ‘corto’ dalla parte delle madri. La scommessa di Simone Arrighi

Il regista lucchese lancia una campagna di crowdfunding per il suo nuovo progetto "LegameMaterno" in cui affronta un tema molto forte come la correlazione tra violenza di genere e quella contro gli animalii.

Un ‘corto’ dalla parte delle madri. La scommessa di Simone Arrighi

Un ‘corto’ dalla parte delle madri. La scommessa di Simone Arrighi

Un cortometraggio per sensibilizzare sulla maternità e sul rispetto per ogni essere vivente. Si terrà mercoledì 29 maggio alla casermetta San Salvatore l’apericena vegan per sostenere la raccolta fondi del progetto "LegameMaterno", il corto diretto dal regista lucchese Simone Arrighi che tratterà temi forti come la correlazione tra violenza di genere e quella contro gli animali.

Il corto, la cui raccolta fondi si trova sul sito di crowdfunding GoFundMe, sarà girato a Colognora di Pescaglia e in alcune zone della Garfagnana. All’evento vegan – che avrà inizio alle 20 – sarà proiettato anche "La giostra", il corto premiato in numerosi festival cinematografici che ha affrontato con delicatezza la malattia dell’Alzheimer (prenotazioni al 347.7794453). L’animale protagonista di questo cortometraggio sarà la mucca, creatura da sempre sfruttata per il suo latte e separata fin da subito dai suoi cuccioli. Nei grandi allevamenti, il vitello viene strappato alla mamma a poche ore dalla nascita, chiuso in un box e allattato artificialmente. Questo perché il latte delle loro madri serve all’industria alimentare per poi finire sulle nostre tavole.

Nella storia, scritta a quattro mani assieme allo sceneggiatore Lorenzo Palombo, troviamo anche i personaggi di Silvia e suo figlio, anche loro incatenati a un legame di violenza domestica. Storie diverse, ma parallele, quasi intrecciate. Il corto intende affrontare proprio il forte legame tra madre e figlio, che non è diverso da quello che lega un qualsiasi animale con il suo cucciolo. Questa storia nasce da una semplice domanda: e se succedesse a noi? Se gli animali ci portassero via i nostri figli? Molti animali, una volta separati dai loro piccoli, piangono e li cercano per giorni. A loro, però, non viene data la possibilità di potersi difendere, di proteggere i propri cuccioli.

"Lo scopo della raccolta fondi - spiega il regista - è quello di far distribuire il cortometraggio nei festival italiani e internazionali e sensibilizzare le persone sui temi trattati, che sono sempre più attuali ed importanti. Nella specie animale, il corpo femminile è costantemente sfruttato, per le uova, per il latte, provocando enormi sofferenze fisiche ed emotive. Gli animali sono considerati esseri inferiori, per me no".

Giulia Prete