Occhi puntati sul borgo. Soldi per i lavori al centro di San Giusto di Compito

Il paese già famoso per le camelie adesso si rifà il look, arrivano i fondi del PNRR, circa 350mila euro. Il semaforo verde è arrivato dal Consiglio comunale.

Occhi puntati sul borgo. Soldi per i lavori al centro di San Giusto di Compito

Occhi puntati sul borgo. Soldi per i lavori al centro di San Giusto di Compito

Si potrebbe affermare che anche l’occhio vuole la sua parte. Arrivano i soldi del PNRR, circa 350mila euro e quindi verrà recuperato il centro di San Giusto di Compito. Il semaforo verde è arrivato dal Consiglio comunale ed è sintetizzato nella delibera numero 25 dei giorni scorsi. E’ stato approvato il progetto, con contestuale adozione della variante al regolamento urbanistico.

Si tratta di uno dei borghi delle camelie, fiore assurto a simbolo di Capannori insieme alle ville storiche, visitato da migliaia di persone, sia nella rassegna primaverile sia in quella autunnale, con bus che arrivano da mezza Europa, specialmente quella del nord e da tutta Italia. Il camelieto è uno dei migliori al mondo, vetrina per i turisti e risorsa per il territorio.

Tutto questo per arrivare al fatto che un luogo con così tanto interesse turistico, andava certamente migliorato e riqualificato. Il decoro dovrà affiancare la bellezza delle camelie. Ad esempio, è presente un’area rilevante ai fini di una continuità storico architettonica del centro storico di San Giusto di Compito che risulta particolarmente degradata a seguito della demolizione di un fabbricato ed è interesse del Comune, nella tutela dei nuclei storici, intervenire per il recupero e la valorizzazione di una zona per la quale è necessario tenere conto del vincolo paesaggistico.

E’ stato approvato un progetto di fattibilità tecnica ed economica che richiede una variante al regolamento urbanistico ai sensi dell’articolo 34 legge regionale 65/2014, e contestuale apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree di proprietà privata, interessate dalla realizzazione dell’opera pubblica che, con la precedente normativa, poteva essere previsto con l’approvazione della pianificazione definitiva. Bisognava adeguarsi al nuovo Codice degli Appalti, per mettersi in linea con l’attuale contesto legislativo, a parità dei tempi di conclusione del procedimento.

Il quadro economico complessivo è di 346mila euro, di cui 224mila per lavori e il resto per somme a disposizione. Insomma, è come avere un quadro affascinante a cui c’è l’obiettivo di cambiare la cornice e renderla più bella, in armonia con la tela.

Massimo Stefanini