Da modella a infermiera, la storia di Elisa: "E’ dura, ma non mollo"

La scelta di Elisa Bruno, 25 anni di Marlia, che ha lasciato la carriera nella moda. "C’era bisogno di personale nei reparti Covid e mi sono offerta volontaria"

Elisa Bruno ha conseguito il master in infermieristica

Elisa Bruno ha conseguito il master in infermieristica

Marlia (Lucca), 21 marzo 2020«Davanti a una richiesta di aiuto, io ho alzato la mano e mi sono offerta volontaria". Elisa Bruno, di Marlia, infermiera per scelta, dopo una carriera da modella, ha nella voce tutta la meraviglia dei suoi 25 anni e la determinazione di chi, consapevolmente, ha voluto mettersi a disposizione di coloro che sono stati colpiti dal mostro del nostro tempo: il Covid

Una risposta semplice la sua, ma tutt’altro che scontata. Fatto sta che dieci giorni fa, dopo quel ’si’ all’appello della caposala per mandare rinforzi dove l’emergenza non lascia tempo al dubbio, ha iniziato a lavorare nell’inferno delle terapie intensive del Policlinico Sant’Orsola di Bologna dove ogni giorno, così come in tutti gli ospedali del mondo, c’è chi non ce la fa e lascia nel dolore più profondo amici e parenti. 

«Questa è la mia preoccupazione più grande – racconta Elisa – Il pensiero che i parenti non possano rivedere i loro cari è molto doloroso. Ogni giorno su quei letti vedo persone giovani, di 50, 60 anni. Penso che potrebbero essere i miei genitori. E’ straziante. Non riesco a dormirci la notte, ma non mollo. E’ il mio lavoro, devo stare vicino ai pazienti". Turni serrati in un reparto che Elisa conosce da appena una decina di giorni: "Ad aprile del 2020 mi avevano assegnata al reparto di Cardiochirurgia pediatrica. Un lavoro molto impegnativo, ma avevo già qualche esperienza nel campo. Da poco più di una settimana, dopo che mi sono proposta per l'incarico, sono stata trasferita nei reparti Covid". 

Vari tirocini nella sua formazione universitaria nel distaccamento lucchese dell’Università di Infermieristica pisana dove Elisa ha conseguito la laurea triennale seguita poi dal master ‘Infermiere di famiglia e di comunità’. "Una figura professionale che andrà ad affiancare i medici di famiglia nelle cure domiciliari", spiega. Un percorso che, da qualunque parte lo si guardi, mal si concilia con tacchi alti e passerelle. E infatti... 

«Per me fare la modella è stato un lavoro vero con il quale sono riuscita ad andare avanti da sola. Ho sfilato a Pitti Immagine a Firenze, in molti eventi in Versilia, nel Principato di Monaco, a Cannes, Roma e sono stata testimonial Diadora. Però in futuro mi ci dedicherò soltanto per passione sperando di far conciliare tutto – spiega Elisa – Il mio obiettivo resta quello di continuare a studiare per specializzarmi e arrivare poi anche a ricoprire il ruolo di manager ospedaliera: più organizzativo che operativo. Non escludo un’esperienza all’estero, magari in Africa, anche come semplice volontaria". E di casa invece cosa manca? "Ci torno ogni volta che posso. Stiamo attentissimi a mantenere le distanze coi miei genitori, nonostante io sia vaccinata. E ora che divido un piccolo appartamento con alcune colleghe a Bologna sento forte la nostalgia delle mie colline".  

Elena Marmugi