Barsanti al Museo del Risorgimento. La Provincia commemora il martire

A distanza di 154 anni dalla sua esecuzione è stata presentata l’opera donata dai fratelli Scapecchi

Barsanti al Museo del Risorgimento. La Provincia commemora il martire

Il momento della presentazione della stampa d’epoca raffigurante Pietro Barsanti donata al Museo del Risorgimento (foto Alcide)

La Provincia di Lucca commemora Pietro Barsanti, considerato il primo martire della nostra città. Nel Museo del Risorgimento di Lucca, a Palazzo Ducale, è stata collocata una stampa d’epoca, che raffigura la fucilazione del militare di Borgo a Mozzano. E’ stata ritrovata dai fratelli Scapecchi, Massimo e Alessandro, ed è tratta dall’opera originale di Cesare Tallone, noto pittore. La stampa apparteneva allo scultore lucchese Gaetano Scapecchi ed è stata presentata ieri a distanza di 154 dall’esecuzione. "Ci sembrava inutile tenerla in un cassetto - afferma Massimo - quindi abbiamo pensato di donarla al Museo del Risorgimento, in modo che potesse essere un altro tassello importante per la nostra città".

Realizzata su un cartoncino, raffigura la fucilazione di Barsanti, bendato e legato ad una sedia e il plotone di esecuzione del Regio esercito della monarchia sabauda. Barsanti nacque a Gioviano nel 1849, e venne descritto come un giovane dalla pelle olivastra, con barba nascente e con sguardo dolce e simpatico.

La sua famiglia si spostò a Lucca, dove il padre aprì una drogheria. A Firenze Pietro si avviò alla carriera militare e a Caserta ottenne il ruolo di caporale. A Reggio Calabria aderì all’Alleanza Repubblicana Universale, fondata da Mazzini, oppositore della Monarchia. Barsanti fu processato per aver collaborato a un tentativo di insurrezione nel 1870 e condannato a morte.

La marchesa Trivulzio raccolse migliaia di firme per chiederne la grazia, ma la pena capitale fu comunque eseguita. Il giovane divenne così un martire ricordato in diversi circoli repubblicani, tanto che a Genova figura ancora la via denominata “Passo Barsanti Pietro - Caporale“. Augusto Mancini celebrò nel 1946 la figura di Barsanti nella piazzetta di Gioviano a lui intitolata, dove si trova una targa commemorativa. Nel 2023 le sue spoglie sono state riportate da Milano a Borgo a Mozzano. Adesso avrà anche uno spazio nel Museo per poter rimanere nella memoria storica della nostra comunità.

"Barsanti era un repubblicano che portava avanti idee in contrasto con il nascente stato italiano - commenta il sindaco di Borgo a Mozzano Andreuccetti - . E’ importante il ruolo di queste figure, le cui idee hanno avuto successo solo successivamente. Queste persone devono essere raccontate, affinché l’eroismo civico sia condiviso. Ringrazio la famiglia Scapecchi per questa donazione".

Sara Gianneschi