
Un momento dell’evento ReFashion“ ieri al cinema Astra (foto Alcide)
Si chiama fast fashion. E’ la moda veloce, all’insegna del consumismo. Capi a prezzi stracciati e un modello di business basato sull’acquisto compulsivo. I vestiti vengono così trasformati in prodotti usa e getta generando danni ambientali e sociali. Una “moda“ da invertire. Ci prova Sistema Ambiente con una iniziativa dedicata, principalmente rivolta alle scuole che ieri mattina si sono date appuntamento al cinema Astra.
“Sistema Ambiente non è, o almeno non è più, solo l’azienda che raccoglie i rifiuti e li va a smaltire – ha sottolineato la presidente Sandra Bianchi–. E’ importante per noi essere da stimolo per riflessioni sul tema della sostenibilità, e si parte dall’origine, da ciò che si acquista“. Tessuti non riciclabili, colori più inquinanti: l’educazione nella scelta all’origine del prodotto è fondamentale. Concetto sottolineato anche dal direttore tecnico di Sistema Ambiente Caterina Susini che ha ricordato i progetti in itinere, compreso l’opuscolo esplicativo di Bigo pubblicato grazie al Rotary Club Lucca con la sua presidente Elisabetta Abela. L’assessore regione Stefano Baccelli è intervenuto per ricordare l’importanza degli impianti come anello fondamentale della catena. “Continuiamo nel nostro lavoro di sensibilizzazione sul territorio riguardo alle buone pratiche ambientali- sottolineano Cristina Consani assessore all’ambiente del Comune di Lucca e Sandra Bianchi, presidente di Sistema Ambiente- e questo appuntamento è molto importante perché esplora un settore finora poco trattato ma che gli organismi internazionali considerano strategico e una delle nuove frontiere della raccolta e smaltimento rifiuti“. Tra i relatori del convegno ReFashion anche Rossano Ercolini del Centro Ricerca rifiuti Zero.