Un ‘cantiere aperto’ in cerca dell’amalgama

Il mercato ancora in pieno svolgimento e il trasloco a Cesena possono creare difficoltà alla squadra

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L’imminente esordio dello Spezia in Serie A pare suscitare molta curiosità e simpatia a livello nazionale, anche se non mancano i dubbiosi sulle potenzialità della squadra. Ma nel vocabolario del patron Volpi, di mister Italiano e del popolo bianco non esiste la parola sconfitta. Il presidente onorario, subito dopo la promozione della sua ‘creatura’, ha rilanciato: "Non saremo una meteora, faremo una squadra per poter rimanere il più a lungo possibile in Serie A" e lo stesso mister Italiano non è stato da meno: "È normale che qualcuno ci dia già per morti, ma cercheremo di sovvertire i pronostici". Per non parlare dei supporter aquilotti per i quali la sofferenza è una compagna costante di viaggio e per i quali l’Olimpo della A non è un punto di arrivo ma di partenza. Al netto dello spirito combattivo che è nel dna aquilotto, è però chiaro che le criticità non mancheranno, fosse altro perché lo Spezia, oltre ad essere una squadra neo promossa, nella parte iniziale del campionato avrà due handicap: i problemi di amalgama di una squadra rinnovata, per giunta con molti stranieri (lo ha confermato anche il ds Meluso: "Ci saranno difficoltà enormi") e un’emigrazione forzata al ‘Manuzzi’ di Cesena che non consentirà ai bianchi di godere di quelle sicurezze che solo il ‘Picco’ sa trasmettere.

Nei fatti mister Italiano, nella prima settimana (gli allenamenti sono iniziati lo scorso 3 settembre), ha potuto lavorare su una base ristretta di dodici giocatori (Desjardins, Ferrer, Terzi, Vignali, Ramos, Bastoni, Bartolomei, Ricci, Mora, Gyasi, Mastinu e Galabinov. Acampora infortunato), che si è poi tradotta, all’atto pratico, in sei elementi che faranno parte della rosa che affronterà il prossimo campionato di Serie A. Nei successivi sette giorni, con i rientri dei Nazionali Maggiore ed Erlic e l’arrivo dei neo acquisti Sala, Zoet, Marchizza, Dell’Orco, il tecnico siciliano ha potuto contare parzialmente su una dozzina di giocatori in ottica Serie A.

Solo nel corso di questa settimana si sono aggregati al gruppo Agudelo, Mattiello, Piccoli e Rafael per un numero effettivo di atleti arruolati per la massima serie salito a sedici. Ad essi si aggiungeranno, a stretto giro di posta, Farias, Deiola e Estevez e, a seguire, Agoumé, Sena e Djidji. "Un cantiere aperto", parafrasando Dell’Orco, con problemi preventivabili nelle prime giornate specie per ciò che riguarda l’assimilazione dei concetti tattici cari a Italiano. L’amalgama non si compra al mercato, un po’ di tempo occorrerà concederlo al tecnico e alla squadra. Serviranno pazienza, coraggio e fiducia, pur nella consapevolezza che occorrerà fare di tutto per partire bene al fine di alimentare quell’entusiasmo essenziale per una neopromossa.

Fabio Bernardini