REDAZIONE LA SPEZIA

Spezia all’11° posto dopo la svolta tattica

Da quando Motta, contro il Torino, ha messo Sala davanti alla difesa e poi Kiwior, è migliorato il rendimento in copertura e i risultati

Il 31 ottobre scorso lo Spezia fu maciullato a Firenze molto al di là del 3-0 finale. Un vero e proprio tiro a segno che solo un grande Provedel limitò nelle proporzioni. Thiago Motta capi’ che il 4-2-3-1 non aveva più senso, poiché rendeva la squadra troppo fragile difensivamente. Sabato 6 novembre, 12ª giornata contro il Torino, inizia un’altra storia. Thiago piazza Sala davanti alla difesa come centromediano prettamente di rottura, con Maggiore e Kovalenko mezzali a tutto campo, Gyasi a svolgere il solito impagabile raccordo, Verde a svariare dietro Nzola ancora in luna buona a impegnare severamente Bremer e i suoi. Sala compie la sua partita capolavoro, impreziosita dal gol da tre punti che cambia la stagione. Sarebbe interessante sapere perché a Bergamo Motta cambia di nuovo, impostando una difesa a tre che viene distrutta, con partita già finita all’intervallo. Ma da quel momento non ci sono più ripensamenti. Kiwior prima entra in squadra nella difesa a cinque che evita la goleada in casa Inter, poi dalla partita col Sassuolo si installa nel ruolo inizialmente pensato per Sala, con Bastoni avanzato a mezzala sinistra. Morale: se il campionato fosse iniziato venti partite fa, lo Spezia sarebbe 11° davanti al Toro. Sull’intera stagione sarebbero 45,6 punti, senza centrocampisti e senza un bomber da doppia cifra. Sette vittorie: di più solo le prime otto, con la Juventus prima a 13 che guiderebbe in testa. Ultima per pareggi, tre come il Bologna, ma con i tre punti è un dato che conta meno di una volta. Purtroppo ci sono dieci sconfitte, una ogni due partite, di cui sei con un gol di scarto e due con due. Ma prima erano state sette nelle prime undici, con solo due vinte. Decisivi i meno gol subiti: 28 in 20 partite (media 1,40), appena due in più dei 26 delle prime undici (media 2,36). Senza le goleade di Atalanta e Sassuolo parleremmo di un grosso risultato, visti anche i cinque clean sheet tutti vittoriosi (contro i tre dello scorso anno che portarono una vittoria e due pareggi), ma in ogni caso vale il 13° posto per il periodo in esame: dietro Sampdoria a 29, Udinese a 31, Cagliari ed Empoli a 35, Sassuolo a 36 (ma con il miglior attacco con 41), Venezia a 38 e Salernitana a 43. L’attacco invece è 14° a 20 gol, come il Torino: prima di ieri sera, peggio Cagliari e Venezia a 17, Bologna a 15, Salernitana a 12 e Genoa a 8.

Mirco Giorgi