Simone Bastoni è stato giudicato il miglior giocatore della scorsa giornata in serie A

Che Simone Bastoni fosse stato di gran lunga il migliore dei suoi contro il Bologna era evidente a chiunque. Per una volta anche le statistiche Opta concordano con l’impressione dal campo, assegnando al quasi ventiseienne spezzino la palma del miglior giocatore di tutta la giornata di serie A. Tre tiri nello specchio, fra cui quello bellissimo che ha fruttato il momentaneo 1-1 contro i felsinei, dodici cross dentro l’area avversaria, di cui sette su azione e cinque su palla inattiva, compresa la punizione che Schouten, forse stanco di non veder sfruttare a dovere tali giocate dagli attaccanti di casa, ha deciso di spedire nella sua porta regalando alla platea del Picco un autogol degno di Comunardo Niccolai che, detto per i più giovani, era anche uno dei migliori difensori della sua generazione a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

La crescita di Bastoni in questi tre anni di A è stata esponenziale: il ragazzo di Piana Battolla sta cogliendo tutti insieme i frutti di una gavetta esemplare, a dimostrazione che i giovani vanno saputi coltivare e aspettare, se si vuole che arrivino lontano. Presenze in massima serie 58, eppure sembra un veterano, gol 6 (non pochi per uno impiegato sempre come terzino o mediano) assist addirittura 12 (escluso ovviamente quello a Schouten). Il primo di questi già alla seconda presenza in A, quando servì a Chabot il momentaneo 0-1 a Parma. Tutto questo forse non ci sarebbe stato senza i suoi prestiti in giro per l’Italia tra Siena, Carrarese, Trapani e Novara, che lo hanno forgiato. Partito attaccante, con tale ruolo arrivò in Nazionale under 19, poi qualcuno gli fece capire che arretrando sarebbe arrivato molto lontano ed eccolo qui.

Limitandoci a questo inizio di stagione, è sua la pregevole rifinitura per Nzola nel gol decisivo contro l’Empoli, è suo il gol alla Insigne contro il Sassuolo, un tiro a giro difficile da veder fare da un centrocampista, ma i suoi piedi educati ci hanno abituato a queste prodezze. Infine la prestazione immensa contro il Bologna, con un gol alla Tardelli dopo aver sradicato una palla che sembrava già nei piedi di Lykogiannis. Ma non sono solo cifre o gesti tecnici, in campo si vede un leader vero, anche nelle sconfitte: a Milano e Torino è stato uno dei migliori, la sua grinta ha perlomeno evitato dei passivi più pesanti. Intorno a lui lo sparuto manipolo di giocatori in maglia bianca proverà a far più punti possibile in questo scorcio di stagione che precede la sosta per il Mondiale.

Mirco Giorgi