Kovalenko errore fatale, Hristov un gigante

Provedel fra i migliori malgrado i 4 gol incassati. Agudelo e Verde danno verve a tutta la manovra. Manaj lotta come un leone

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PROVEDEL 7: riceve le osanne dei novemila del ‘Picco’ per le sue parate strepitose su Basic, Immobile, Milinkovic e Zaccagni. Sfortunato sul tiro vincente di Zaccagni che gli carambola sulla schiena.

AMIAN 6,5: tutti a gridare il suo nome per uno splendido gol di testa cercato e voluto. Salva la porta spezzina con un provvidenziale anticipo su Zaccagni, al quale concede però troppo spazio nella battuta a rete sul 2 a 2.

HRISTOV 7,5: sono emozioni uniche quelle regalate dal ragazzo di Sofia per quel gol splendido sotto la Ferrovia promesso a La Nazione. In precedenza si immola per la causa, blindando la conclusione a botta sicura di Immobile, per poi ergersi a protagonista nell’azione del primo vantaggio aquilotto.

NIKOLAOU 6,5: applausi scroscianti per il salvataggio sulla linea sulla conclusione di Felipe Anderson, meno per quel fallo di mano che determina il rigore trasformato da Immobile. Esultanza equivalente al gol quando manda il pallone fuori sul palo colpito da Zaccagni.

RECA 5: non riesce a frenare le incursioni in velocità di Anderson, con qualche errore di troppo in fase di impostazione. Si perde Milinkovic per il gol del pareggio laziale.

MAGGIORE 6: input di personalità e tenacia, non molla la presa su Basic, uscendo dal campo stremato (81’ BASTONI 6: entra con la grinta giusta).

KIWIOR 6,5: francobolla Milinkovic duellando con le armi della sagacia tattica, della tecnica e della fisicità. Essenziali alcuni ripiegamenti a fungere da libero aggiunto, strepitosa una sua scivolata a sventare la minaccia.

VERDE 7: dribbling, velocità, tecnica a ispirare la manovra aquilotta. Dal suo piede fatato parte la parabola da cui scaturisce il gol di Amian. Urlo strozzato in gola per quel gol che si insacca a fil di palo annullato per fuorigioco, standing ovation per il meraviglioso assist per la testa vincente di Hristov (77’ ANTISTE 5,5: non si risparmia ma concede metri agli avversari).

AGUDELO 7,5: scatena il boato incredibile del ‘Picco’ con un pallonetto eccezionale che supera Strakosha, un gol che è sintesi di preparazione tattica al match visto i compiti affidategli da Motta sul primo palleggio dei laziali (81’ KOVALENKO 4,5: perde ingenuamente un pallone a centrocampo dal quale scaturisce il quarto gol laziale).

GYASI 6,5: cuore aquilotto, è il simbolo del sacrificio ad oltranza nei suoi costanti ripiegamenti, specie sulle avanzate di Lazzari.

MANAJ 6,5: lottatore mai domo, fa a sportellate con Acerbi e Patric, riuscendo a tratti a far salire la squadra. Esce tra gli applausi (89’ SALCEDO s.v.).

ALL MOTTA 6: la sua squadre regge il confronto con il più titolato avversario, cadendo immeritatamente per sfortuna e ingenuità. Qualche perplessità sui cambi.

ARBITRO 5,5: dirige bene per 70’ di gara, poi si perde in errori di valutazione. Dubbi sulla regolarità del gol di Milinkovic.

Fabio Bernardini