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Il commento. Solo applausi per le Aquile. Si può fare

Lo Spezia si gioca tutto negli ultimi 90', dimostrando determinazione e cuore. Nonostante il pareggio a Cosenza, la salvezza è ancora possibile. La sfida contro il Venezia diventa decisiva.

Benedetti

Lo Spezia si giocherà tutto negli ultimi 90’. Era destino che accadesse in questa annata travagliatissima. A Cosenza solo applausi per le Aquile: ci hanno provato fino in fondo, avrebbero meritato la vittoria per come hanno preso d’assedio i calabresi nel secondo tempo (ma anche nel primo). Il gol del 3-2 Vignali lo aveva anche segnato in extremis, ma un millimetrico fuorigioco ha strozzato l’urlo in gola degli ottanta fedelissimi sugli spalti del ’Marulla’ e dei tanti che hanno seguito la partita in tv. Lo Spezia è stato bravo soprattutto a rimontare la doppietta di Tutino, che in questo momento è il Re Mida del calcio: trasforma in gol ogni pallone che tocca. Il punto di Cosenza è fondamentale per restare padroni del proprio destino, perché una sconfitta avrebbe dato il vantaggio alla Ternana che a parità di scontri diretti è avanti nella differenza reti. Anche vincendo a Cosenza, come stava per succedere, lo Spezia non era salvo. Però bastava un punto da andare a prendere contro il Venezia venerdì sera al Picco. Così invece servirà per forza la vittoria, dato per scontato che la Ternana vincerà in casa della già retrocessa FeralpiSalò.

Ma le Aquile hanno dimostrato di esserci. Nel primo tempo, fino al recupero, la differenza è stata che il Cosenza l’aveva buttata dentro e lo Spezia no. Ma il dio del pallone ha fatto giustizia prima che le squadre rientrassero negli spogliatoi. Il tiro di Bandinelli deviato con un braccio da Camporese non è stato visto da Sacchi, ma il Var lo ha richiamato. Verde si è fatto parare il rigore da Micai, ma sul corner seguente ne è scaturita una mischia con batti e ribatti e alla fine gol di Reca. Solita partenza ad handicap nel secondo tempo con la nuova prodezza di Tutino, però da quel momento in campo c’è stato solo lo Spezia e il gran gol di Elia per il 2-2 non rende neanche giustizia. Al momento l’unica certezza è che lo Spezia non può retrocedere direttamente. Ma il lieto fine può ancora succedere, senza dover aspettare il 23 maggio. Si può fare.

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