Tagli alle scuole, piano ’congelato’. Comuni e Provveditorato a confronto. Riunione sul futuro degli istituti

Dopo il duro affondo dei sindaci, la Provincia rallenta: rimandata l’approvazione del documento. L’incontro è previsto la prossima settimana: servirà per delineare gli accorpamenti tra gli Isa .

Tagli alle scuole, piano ’congelato’. Comuni e Provveditorato a confronto. Riunione sul futuro degli istituti

Tagli alle scuole, piano ’congelato’. Comuni e Provveditorato a confronto. Riunione sul futuro degli istituti

Il piano di dimensionamento scolastico congelato in attesa dell’incontro tra i sindaci e l’Ufficio scolastico provinciale. É quanto emerge dal consiglio provinciale che si è tenuto nella tarda mattinata di ieri, e rappresenta un sospiro di sollievo – almeno per ora – per i sindaci della vallata del Vara che sin da subito si erano opposti al piano, inviato dalla Provincia ai Comuni interessati sulla base delle indicazioni del Provveditorato. Era stata La Nazione, lo scorso 21 settembre, a svelare che il piano di tagli alle autonomie scolastiche disposto dal Miur avrebbe riguardato anche lo Spezzino, con tre istituti destinati a perdere la propria autonomia a partire dal prossimo anno scolastico. Gli accorpamenti riguarderanno l’Isa22 della Val di Vara e l’Isa19 di Riccò del Golfo; l’Isa20 di Bolano con l’Isa21 di Follo e Calice al Cornoviglio, e l’Isa11 di Vezzano Ligure con l’Isa12 di Santo Stefano di Magra. Veementi, fin da subito, erano state le proteste dei Comuni della Vallata contro la creazione di un grande istituto con ventidue plessi scolastici. Una mossa che andrebbe a depauperare ulteriormente il territorio, secondo molti primi cittadini, che non hanno esitato a minacciare il ricorso al Tar qualora il piano elaborato dagli uffici della Provincia fosse andato il porto.

Anche il comparto sindacale si era mosso contro il piano, con la Cgil pronta a schierarsi coi Comuni per opporsi agli accorpamenti. Ora, la decisione della Provincia di congelare il piano per favorire il confronto tra i Comuni e l’Ufficio scolastico provinciale: scelta favorita anche dalla decisione della Regione di non tenere conto della scadenza del 30 settembre, inizialmente fissata per l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico provinciale. Dall’incontro tra Comuni e provveditorato, che si terrà con tutta probabilità la prossima settimana, dovrebbero dunque emergere linee condivise in vista del prossimo anno scolastico. L’unica certezza è che non si potrà derogare al decreto ministeriale: il prossimo anno dovranno essere comunque tre gli istituti che perderanno l’autonomia per essere accorpati. Un taglio ci sarà, dunque, almeno per quanto riguarda le dirigenze, mentre è stato assicurato che non saranno tagliati né il corpo docenti né il corpo tecnico degli Isa, ma soprattutto non verranno chiusi plessi scolastici.

Matteo Marcello