Il gip convalida il fermo: "È calmo e rassegnato ma non chiede perdono"

Disposto il sequestro dell’edicola gestita dai due coniugi di Cremona. Oggi la Procura di Spezia deciderà sull’autopsia. Zenucchi di nuovo in aula.

Il gip convalida il fermo: "È calmo e rassegnato ma non chiede perdono"

Il gip convalida il fermo: "È calmo e rassegnato ma non chiede perdono"

Lo sguardo spento e un’espressione rassegnata sono tutto ciò che Alfredo Zenucchi – 57enne ex edicolante di Cremona, accusato dell’omicidio della moglie Rossella Cominotti – ha portato con sé ieri mattina nell’aula del tribunale di Massa, dove il giudice per le indagini preliminari Dario Berrino ha convalidato il fermo. "Non ha chiesto perdono – ha detto il suo legale, Alberto Rimmaudo – Vorrebbe poter vedere sua moglie un’ultima volta ma non credo gli verrà data l’opportunità. Ne parla al presente, come fosse ancora viva. Ma ha ben compreso che non c’è più e il suo unico rimorso è non essere riuscito a portare in fondo il progetto, che era quello che sappiamo. Ora è come disinteressato, in attesa della morte". Zenucchi nell’udienza durata meno di un’ora ha confermato al giudice quanto detto nel primo interrogatorio. Ed è inoltre emerso che l’uomo ha un precedente penale, una sentenza del 2015 per minacce nei confronti della sorella, sentenza per la quale era stata disposta la sospensione condizionale della pena. L’avvocato difensore, che ha sottolineato come nell’interrogatorio l’ex edicolante abbia risposto con estrema calma, ha inoltre chiesto che l’uomo venga "detenuto in un carcere con una sezione protetta, così da evitare gesti autolesionistici. E credo che Spezia possa avere questi requisiti". Nel carcere di Massa infatti si trovava sorvegliato a vista in una cella singola.

"Ormai non dormo più", ha ripetuto Alfredo Zenucchi negli ultimi giorni, durante i quali ha chiesto e ricevuto una terapia per conciliare il sonno. "Ma inutilmente – ha spiegato il legale – Dorme qualche ora, poi si sveglia. Lui stesso definisce questa terapia ’blanda’". Ieri, nel frattempo, la Procura di Cremona, su input di quella spezzina, ha disposto il sequestro dell’edicola di via Roma, a Bonemerse, gestita dalla coppia e chiusa in fretta e furia il 29 novembre scorso prima della partenza per la Liguria: l’attenzione degli inquirenti si è focalizzata su alcuni dispositivi elettronici che nei prossimi giorni saranno sottoposti a verifiche e controlli. Per quanto riguarda infine l’autopsia sul corpo di Rossella Cominotti, oggi sarà nominato il consulente che indicherà il programma sulle operazioni. E ci sarà da definire un aspetto ulteriore, relativo al verbale del medico legale che ha eseguito la ricognizione esterna sul cadavere della donna. "Una stranezza – ha detto Rimmaudo – che andrà chiarita". L’avvocato, che ha avuto accesso al fascicolo d’indagine, ha notato che il medico legale "nel constatare il decesso della donna parla di ‘sgozzamento’ ma non del taglio sul polso destro che Zenucchi ricorda come molto profondo e visibile. ‘Taglio’ che sembra sparito dal verbale". Stamani alle 12 ci sarà una nuova udienza, cui Zenucchi presenzierà, in tribunale alla Spezia. Il foro apuano si è dichiarato incompetente territorialmente, passando il fascicolo sulla vicenda alla Procura spezzina.

Irene Carlotta Cicora