Gli ambientalisti: "E’ stata venduta a un prezzo basso"

"La vendita della Colonia di Marinella, nota come Colona Olivetti, ad un imprenditore del settore dei resort di lusso suscita perplessità e solleva non pochi interrogativi". Lo scrivono Italia Nostra La Spezia, Legambiente Val di Magra e Libera La Spezia. Che spiegano: "In primo luogo per l’entità della somma, che appare al di sotto dei valori di mercato, tenendo conto del valore storico del complesso, della sua posizione baricentrica al confine fra Liguria e Toscana e, non ultimo, dell’avvenuta rimozione del rischio idraulico tramite ingenti finanziamenti pubblici. In secondo luogo per il rischio di privatizzazione dell’arenile antistante, di cui deve invece essere garantita la pubblica fruizione. Tanto più che in quel tratto di spiaggia (facente parte del Sic Piana del Magra) è registrata la presenza di uno degli ultimi lembi di vegetazione dunale". Le associazioni si chiedono se "l’esistenza di un vincolo statale, apposto nel 1989 e rinnovato nel 2007, sarà garanzia sufficiente per il rispetto della volumetria originaria? Ce lo auguriamo e confidiamo che su questo punto la Soprintendenza di Genova voglia aprire una fruttuosa interlocuzione con la cittadinanza attiva". Infine richiamano "la responsabilità degli amministratori e delle forze politiche a promuovere una gestione del sito in forma integrata e coerente come quella della Tenuta di Marinella e dell’intera Piana. La frammentazione su tanti singoli progetti indipendenti è evidentemente inadeguato ad avere una gestione che garantisca il mantenimento e la corretta valorizzazione non speculativa di quell’immenso patrimonio naturale e storico, anche in connessione con l’area archeologica di Luni".