"Mia suocera è stata massacrata. Da solo con lei in un lago di sangue"

Il genero della donna aggredita a colpi di martello da un 34enne a Follonica si sfoga su Facebook. E chiede rispetto per il dolore della famiglia e silenzio in questo momento di attesa. Lei in prognosi riservata

Il palazzo in via dei Pini a Follonica dove è avvenuta l’aggressione

Il palazzo in via dei Pini a Follonica dove è avvenuta l’aggressione

Siena, 16 luglio 2021 - Un grazie di cuore a chi è intervenuto, mettendo a rischio la propria vita, per salvarne un’altra. Ma serve anche rispetto per l’immenso dolore della famiglia che si stringe accanto a Daniela Viperai, la 69enne di Buonconvento ferita a martellate da un uomo del Burkina Faso che si trova in un carcere dotato, come disposto dal giudice, di una struttura di osservazione psichiatrica. Ma il significato delle parole affidate a facebook dal genero della donna, che si trova ancora in prognosi riservata alle Scotte, è anche un altro: occorre garantire la sicurezza ai cittadini.

A tutti, dal primo all’ultimo. "Anche se ha fatto molto (si riferisce al senegalese eroe, nd r), pensate alla mia famiglia dove due bambini – scrive accorato l’uomo, che lavora a Siena – sono riusciti a scappare sotto le minacce di un mazzuolo". Prosegue: "E mia suocera è stata massacrata con quattro martellate. Io sono stato da solo per venti minuti ad assisterla in un lago di sangue in attesa degli aiuti. Mi sento rabbrividito".

Tanti i commenti di affetto e solidarietà che le sue parole hanno ricevuto da una comunità rimasta profondamente toccata da quell’aggressione ad ora senza un perché. Un raptus su cui indagano i carabinieri, che le parole farneticanti riferite dall’uomo al giudice in occasione della convalida dell’arresto non hanno chiarito. A colpire i senesi ma anche gli abitanti di Buonconvento, i tanti che conoscevano la famiglia, proprietaria dell’appartamento a Follonica da decenni, la consapevolezza che sarebbe potuto accadere a chiunque. Se fosse passata un’altra persona l’uomo, con forte probabilità, avrebbe riservato lo stesso trattamento. Di qui la preoccupazione per la sicurezza di ognuno che la vicenda ha innescato.

Il senegalese che ha rischiato la vita per salvare quella della donna è stato ringraziato pubblicamente dal sindaco di Follonica. Se non fosse intervenuto a bloccare il 34enne, immobilizzandolo, forse avrebbe continuato a colpire la 69enne. Che è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico eseguito dal professor Giuseppe Oliveri, lo stesso che ha salvato la vita ad Alex Zanardi. La.Valde.