Maule: "I gessi rossi? Attuali ogni volta che si vota"

Il consigliere di centrodestra "La Venator ha disatteso gli accordi di programma. Il Pd cosa dice in proposito?"

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"Puntuale come un orologio svizzero, in concomitanza con la campagna elettorale per le imminenti politiche, ecco riemergere il tanto gradito argomento "gessi rossi". Dopo mesi, o forse anni, di assordante silenzio, ecco che oggi sono tutti pronti a dire la loro su questa annosa vicenda; tutti pronti a dispensare facili ed efficaci soluzioni". Inizia così Andrea Maule (nella foto), del gruppo consiliare di centrodestra. "E’ oggi in ipotesi la conversione della ex cava della Vallina in "discarica" al fine di stoccarvi al suo interno i gessi rossi, residuo di lavorazione del processo produttivo del biossido di titanio – aggiunge Maule –. In primo luogo, ci piacerebbe comprendere quelle che sono le reali volontà della Venator, o meglio della società produttrice del discusso rifiuto. La stessa, nell’Accordo del 2004 e nel successivo Accordo del 2015, assumeva nei confronti degli Enti preposti chiari impegni per la riduzione nel tempo di questo scomodo rifiuto". Poi aggiunge: "La Venator Spa, che sembra aver attuato ben poche iniziative per far fronte a questa problematica, ha davvero intenzione di mantenere vivo lo stabilimento maremmano? Le contraddizioni continuano poi sul fronte della politica, dove oggi troviamo numerosi esponenti del Partito Democratico "pronti" a trovare rapide soluzioni per scongiurare la catastrofe occupazionale (se così la possiamo definire). Ebbene, ma gli esponenti del Partito Democratico, in palese ed isterico disaccordo tra di loro, sono per caso gli stessi che governano la Regione ed il comprensorio delle Colline Metallifere ininterrottamente da oltre venti anni? Sono quindi gli stessi che hanno partecipato all’Accordo del 2004 e magari anche all’Accordo del 2015? E quindi, sono gli stessi che per anni ed anni hanno dormito sulla questione".