La lista di ’Fare Cinigiano’. Chi sono i candidati

La squadra di Giovanni Lanzini, che corre come sindaco, è ormai pronta. Nel gruppo ci sono anche giovani nati da famiglie provenienti dall’estero.

La lista di ’Fare Cinigiano’. Chi sono i candidati

La lista di ’Fare Cinigiano’. Chi sono i candidati

Giovanni Lanzini, candidato sindaco della lista civica "Fare Cinigiano" ha la squadra pronta.. Una lista formata da donne e uomini, tutti abitanti nel territorio comunale e provenienti in prevalenza dal mondo agricolo imprenditoriale (sostanziale per un significativo cambio di passo del comune) ma anche dal mondo della cultura, dell’università, del terzo settore e dell’associazionismo. Fra di loro figurano anche giovani nati da famiglie provenienti sia da paesi comunitari che extra- comunitari, a dimostrazione che il cambio di passo auspicato dalla lista Lanzini riguarda da vicino un nuovo modo di abitare, concepire e governare il territorio nel vero senso del civismo e dell’integrazione culturale, come pure giovani che hanno fatto del territorio di Cinigiano la loro scelta di vita. Un gruppo quindi giovane (la media dell’età dei componenti la lista non arriva a 40 anni), dinamico e preparato, ma soprattutto innamorato del proprio territorio e che non vede l’ora di fare qualcosa di concreto per la propria gente. Il civismo è una cosa seria e importante, si fonda sul desiderio di amministrare bene un piccolo Comune che ha la necessità di avere le persone giuste e motivate nel posto giusto. Ecco chi sono i candidati consiglieri: Daniele Barsanti anni 57 lavoratore dipendente, Filippo Becchi anni 51 impiegato, Luca Fabiani anni 41 imprenditore agricolo turistico, Mattia Giannetti anni 25 imprenditore edile, Enxhi Kaja anni 27 operatore sanitario, Bianca Niculita anni 23 laureanda, Clarissa Pieraccini anni 24 imprenditrice agricolo turistica, Daniele Puggioni anni 48 imprenditore, Angela Salusti anni 65 perito agrario, Arianna Sani anni 28 impiegata. "La chiarezza di idee della lista "Fare Cinigiano" si legge già a partire dal logo – spiega Lanzini -: una stretta di mano sopra le verdi colline. Un simbolo semplice ma estremamente significativo: la stretta di mano è ancora oggi più di un semplice saluto. È un patto fra le persone, come si addice ad una lista veramente civica, e con il territorio nel proseguo di una antica alleanza fra la nostra gente e la nostra terra che non dovrà mai venire meno". Parlando poi di programma Lanzini annuncia che i punti principali toccheranno il welfare, la sanità, la sicurezza, l’economia, il lavoro, l’ambiente, l’energia, la cultura, il turismo e il volontariato e saranno resi presto disponibili.