Breda e Ciani: "Costa penalizzata in maniera evidente"

L'adeguamento dell'Aurelia a Grosseto è urgente secondo Cna e Confartigianato, ma mancano risorse e chiarezza sui finanziamenti. La situazione è grave per l'economia locale.

L’adeguamento dell’Aurelia non più rimandabile. È questo il messaggio che arriva da Cna e Confartigianato.

"Ormai si parla di questa infrastruttura da oltre 55 anni – spiega Riccardo Breda, presidente di Cna Grosseto – e purtroppo i documenti che sono stati pubblicati in questi giorni che provano l’assenza di stanziamenti di risorse, sicuramente non fa sperare che, in tempi brevi, questa infrastruttura possa diventare realtà".

Breda, senza mezzi termini, parla di una situazione molto grave per la provincia di Grosseto e per la costa toscana più in generale, rispetto agli investimenti in infrastrutture che, di fatto, risultano praticamente bloccati nella nostra regione.

"Credo che il territorio nel suo complesso – prosegue –, debba fare una riflessione e come ho più volte avuto occasione di ribadire, credo che anche i parlamentari che ci rappresentano a Roma, locali e toscani, debbano riflettere: se condividono quello che sta facendo il Governo per la Toscana, devono ammetterlo e devono dire ai cittadini quali sono le cose che vanno bene. A questo punto, mi pare evidente che non ci siano investimenti particolari in questa regione, soprattutto sulla fascia costiera". Per il presidente di Cna rimane la speranza che "i documenti pubblicati qualche giorno fa possano ricevere una smentita, il prima possibile, da parte del ministro delle infrastrutture, per cercare di dare poi il via a quella che ormai è un’opera non più rimandabile sul territorio. Come associazione di categoria e come Camera di commercio da troppo tempo, ormai, chiediamo la messa in sicurezza di un’arteria vitale per l’economia della nostra provincia, che è anche insicura".

Per Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto il Corridoio tirrenico resta per la Maremma uno dei gap infrastrutturali più gravi e urgenti da colmare. "Ho la sensazione – dice – che a livello nazionale non sia stato percepito fino in fondo come una priorità dai Governi che si sono succeduti, e che in gran parte la responsabilità di questa situazione sia anche la nostra. Sono arrivato a questa considerazione, perchè credo che non abbia giovato non essere riusciti a portare avanti, come territorio, una soluzione condivisa e stabile nel tempo. Siamo passati da anni di acceso dibattito tra tracciato autostradale costiero e collinare, per poi arrivare alla richiesta di adeguamento dell’Aurelia, che oggi sicuramente è l’unica soluzione percorribile".

Questi continui cambi di posizione, su cui non c’e mai stata piena condivisione, per Ciani hanno influito negativamente sull’impegno dei Governi nella ricerca di risorse per finanziare l’opera. "Questo ha fatto slittare l’intervento – conclude – tra i progetti meno urgenti nell’elenco delle priorità nazionali. E questo è un problema serio".

N.C.